Il governo di Giorgia Meloni blocca la norma sul terzo mandato di Vincenzo De Luca e provoca tensioni nel Pd e nel consiglio della Campania.
Il governo ha annunciato l’impugnazione della legge regionale che avrebbe consentito un nuovo mandato a Vincenzo De Luca in Campania, come rivelato dalla premier Giorgia Meloni durante una conferenza stampa. La norma, definita ad-hoc dal governatore e approvata dal consiglio regionale, ricalca secondo lui quanto già avvenuto in Veneto e Piemonte. Nelle sue parole, queste regioni non hanno subito alcuna contestazione da parte dell’esecutivo, mentre la Campania finisce sotto la lente di Palazzo Chigi.
In una conferenza stampa convocata a Palazzo Santa Lucia, lo stesso De Luca ha criticato l’operato del governo: “Il Consiglio regionale della Campania ha approvato in termini responsabili e intelligenti la legge regionale sulla scia di quello che hanno fatto Veneto e Piemonte senza nessuna impugnativa da parte del Governo. La legge del Piemonte consente al collega Cirio di Forza Italia di candidarsi altre due volte”. E ha aggiunto: “Se le Marche approvano una legge e nessuno dice niente, come mai vi svegliate solo in relazione alla legge della Campania e a De Luca? Non abbiate paura, aprite il cuore alla speranza”.
La questione divide anche il Pd a livello nazionale: la segretaria Elly Schlein si è dichiarata contraria a un’ulteriore candidatura di De Luca, portando il governatore a minacciare una corsa “in solitaria”. Intanto, nella conferenza stampa di venerdì 10 dicembre erano presenti tutti i consiglieri regionali del Pd, tra cui il capogruppo Mario Casillo, Carmela Fiola, Massimiliano Manfredi, Erasmo Mortaruolo, Gennaro Oliviero, Maurizio Petracca, Francesco Picarone e Loredana Raia. Un segnale forte di sostegno interno a De Luca, che si configura come un vero ammutinamento nei confronti di Schlein.