Disservizi ferroviari, accuse e richieste di dimissioni: il ministro Salvini sotto pressione mentre Fs segnala guasti sospetti alla magistratura.
L’Italia è ancora una volta paralizzata dai disservizi ferroviari. Dopo i disagi alla stazione Termini di Roma, martedì 14 gennaio, nuovi problemi hanno colpito la rete ferroviaria, con rallentamenti e cancellazioni su tratte come Roma-Firenze, Jonica, Domodossola-Milano, Pomezia e nel nodo di Verona. A fronte delle difficoltà, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini è finito al centro delle critiche, accusato di non affrontare adeguatamente la situazione.
Le opposizioni, da Pd a M5S, passando per Italia Viva, Azione e +Europa, hanno invocato le dimissioni del ministro. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha rilanciato la sua petizione online per chiedere un passo indietro: “Sei stato al governo più tempo di me, buffone. Ma perché non ti dimetti come ti stanno chiedendo migliaia di cittadini?”
Salvini, assente al Question Time in Parlamento, ha replicato tramite i social, difendendo il suo operato: “Per recuperare i danni del malgoverno della sinistra, abbiamo avviato un piano da 100 miliardi di investimenti, con oltre 1.200 cantieri già attivi.” Ha poi attaccato Renzi: “Ma non doveva ritirarsi dalla politica?”
Intanto, a rappresentare il governo in Parlamento, il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha illustrato i dati di Ferrovie dello Stato:
Puntualità al 74% per le Frecce, 82,6% per gli Intercity e 88,9% per i Regionali.
I ritardi sono attribuibili per il 34% a problemi infrastrutturali, per il 25% al materiale rotabile e per il resto a cause esterne.
Ciriani ha ammesso che l’aumento del traffico e i cantieri in corso hanno generato disagi, annunciando una “rimodulazione dell’offerta”.
Il Gruppo Fs ha presentato un esposto alla Digos di Roma e alla Procura della capitale, segnalando “circostanze altamente sospette” legate ai recenti guasti. Nell’esposto si fa riferimento alla frequenza e agli orari anomali dei problemi tecnici. L’informativa sarà trasmessa nei prossimi giorni a piazzale Clodio.
Le critiche al ministro provengono da tutto lo spettro politico:
Elly Schlein (Pd): “Salvini sta ovunque tranne dove dovrebbe stare. Si dirà che quando governava Meloni, non c’era un treno che arrivasse puntuale.”
Giuseppe Conte (M5S): “Salvini non affronta i problemi, parla di altro. Questo governo non può permettersi di minimizzare.”Carlo Calenda (Azione): “Ferrovie presenta un esposto contro Ferrovie per disservizi causati da Ferrovie.”
Raffaella Paita (Iv): “Siamo passati dalla sfortuna al sabotaggio. Salvini deve dimettersi.”
Nicola Fratoianni (Avs) e Riccardo Magi (+Europa): “Salvini è il peggior ministro dei Trasporti di sempre.”
Il caos ferroviario non accenna a placarsi, mentre le accuse di incapacità gestionale e il clima politico sempre più teso fanno prevedere ulteriori scontri. Con la Procura ora coinvolta, i prossimi sviluppi potrebbero portare nuove rivelazioni su una crisi che investe tanto la rete ferroviaria quanto la stabilità politica.