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Macerata, aspre polemiche per la mancata dedica alla madre di Berlusconi del giardino donato anni fa alla città dal Cavaliere

Il giardino donato da Silvio Berlusconi alla città di Merate non porterà il nome della madre del Cavaliere, ma sarà dedicato alle Madri Costituenti.

La decisione del Comune

Dopo la mancata intitolazione dello stadio Brianteo a Monza e le vicissitudini legate all’aeroporto di Malpensa, arriva un altro stop alla memoria di Silvio Berlusconi. Il Comune di Merate, nel Lecchese, ha deciso di non intitolare il parco di via Allende, donato dall’ex premier nel 2022, alla madre Rosa Bossi, nonostante fosse un desiderio espresso dallo stesso Berlusconi.

L’area verde di 1250 metri quadrati, arricchita con una fontana neoclassica in marmo di Carrara, sarà invece dedicata alle Madri Costituenti della Repubblica Italiana. La proposta è arrivata dall’assessora Patrizia Riva ed è stata approvata dalla giunta comunale. “Pur appartenendo a forze politiche molto distanti, le Madri Costituenti seppero trovare modi e punti di incontro per garantire alle italiane e agli italiani eguaglianza di diritti e pari opportunità nella nuova Carta Costituzionale dell’Italia democratica”, si legge nella delibera.

La reazione del centrodestra

La decisione ha suscitato proteste da parte dell’opposizione di centrodestra, che aveva presentato una mozione per l’intitolazione del parco a Rosa Bossi Berlusconi. “Motivazioni unicamente ideologiche,” hanno dichiarato, sottolineando come la scelta rappresenti un gesto di scarso rispetto e ingratitudine nei confronti di Berlusconi, che aveva esplicitamente richiesto di dedicare il parco alla madre scomparsa nel 2002.

Il significato della dedica

La decisione di dedicare il parco alle Madri Costituenti è stata motivata dal desiderio di valorizzare il contributo delle donne che, pur provenendo da diversi schieramenti politici, hanno lavorato insieme per redigere la Costituzione Italiana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948. La giunta comunale ha voluto rendere omaggio a queste figure storiche come simbolo di unità e progresso.