Caos treni, Salvini senza freni, “Sabotaggi ai treni per sabotare me. Gravi gli incitamenti di Landini alla rivolta”
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti affronta i temi chiave del momento: dagli investimenti ferroviari al Ponte sullo Stretto, fino ai rapporti internazionali e all’appoggio a Donald Trump.
Preoccupazione per i toni della sinistra e le parole di Landini
Nel corso di un’intervista ad Affari Italiani, Matteo Salvini ha espresso preoccupazione per le recenti dichiarazioni del segretario della Cgil, Maurizio Landini, che ha parlato di “rivolta sociale”. “Temo per le parole di chi invita a gesti simili. Sono segnali che non vanno sottovalutati, specie se associati a timori, come quelli segnalati dal gruppo Fs, di possibili operazioni di sabotaggio contro il governo e le sue politiche infrastrutturali,” ha dichiarato Salvini.
Il ministro ha poi auspicato un abbassamento dei toni da parte delle opposizioni, aggiungendo: “Il linciaggio politico è un vizio che la sinistra non riesce a togliersi, nemmeno dopo la scomparsa di un gigante come Silvio Berlusconi, che troppe volte era stato attaccato in modo vergognoso.”
Ponte sullo Stretto e investimenti infrastrutturali
Un tema centrale dell’intervista è stato il Ponte sullo Stretto di Messina, un progetto che il ministro ha definito strategico per il Paese:
“Parliamo di 120.000 nuovi posti di lavoro, tonnellate di CO2 in meno, più velocità e sicurezza nei trasporti. Siamo attenti a tutte le richieste di natura ambientale, ma non ci faremo fermare da ostacoli burocratici. L’ombra del ponte non causerà problemi, e lo stiamo dimostrando con approfondimenti tecnici.”
Il ministro ha anche sottolineato gli investimenti record nelle ferrovie italiane, con 10 miliardi di euro stanziati nel 2024, superando le previsioni iniziali di 9 miliardi. “Stiamo recuperando decenni di disattenzioni, con oltre 1.200 cantieri attivi, un record non solo per quantità ma per complessità,” ha spiegato Salvini.
I rapporti con gli alleati e l’appoggio a Trump
Sul fronte politico, Salvini ha ribadito l’unità del governo:
“Stiamo lavorando bene con Giorgia Meloni e Antonio Tajani, e il rapporto personale tra di noi facilita la risoluzione dei problemi. Nei prossimi mesi raccoglieremo i frutti del lavoro fatto, come con le Olimpiadi Milano-Cortina, il Ponte sullo Stretto e la semplificazione portata dal decreto salva casa.”
In ambito internazionale, Salvini ha espresso il suo appoggio a Donald Trump, definendolo un leader che “fa gli interessi degli americani e fa benissimo.” Ha aggiunto: “Il problema non sono gli Stati Uniti, ma l’Europa, che deve iniziare a difendere famiglie e lavoro europei.”
Focus su trasporti e politiche verdi
Critico verso gli estremismi legati alle politiche climatiche, Salvini ha affermato: “Gli approcci estremi nel settore automotive favoriscono la Cina e non aiutano il miglioramento climatico, ma danneggiano la nostra economia. Serve equilibrio.”
Sul piano personale, il ministro ha anticipato una serie di viaggi internazionali per promuovere il made in Italy e le eccellenze infrastrutturali del Paese, con tappe in Israele, Cina, Giappone e Stati Uniti. “L’obiettivo è far conoscere quanto di buono e innovativo stiamo facendo in Italia. Siamo un Paese meraviglioso di cui andare orgogliosi,” ha concluso Salvini.