Caso Almasri, scontro a “È sempre Cartabianca”: Li Gotti, l’avvocato autore dell’esposto contro Meloni, accusa il governo, Donzelli replica
L’avvocato Luigi Li Gotti, autore dell’esposto che ha portato all’indagine su Giorgia Meloni e tre ministri, attacca il governo sulla gestione della scarcerazione e dell’espulsione di Almasri. La replica di Donzelli (FdI): “Meglio riportarlo in Libia che lasciarlo libero in Italia”.
L’esposto di Li Gotti e le sue accuse al governo
Durante la puntata di È sempre Cartabianca, il dibattito sulla vicenda Almasri si è acceso con l’intervento dell’avvocato Luigi Li Gotti, ex senatore vicino alla sinistra e a Romano Prodi. Li Gotti ha rivendicato l’esposto che ha portato all’apertura di un’indagine nei confronti della premier Giorgia Meloni, del sottosegretario Alfredo Mantovano, del ministro della Giustizia Carlo Nordio e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
“Ho fatto questa denuncia per dignità, per me era insopportabile che venissero dette menzogne, che un boia venisse restituito con un aereo di Stato alla Libia”, ha dichiarato l’avvocato, criticando la gestione dell’espulsione.
La replica di Donzelli: “Meglio in Libia che libero in Italia”
A rispondere alle accuse è stato Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile nazionale dell’organizzazione del partito, che ha difeso l’operato del governo:
“Ringrazio il governo che, nel momento in cui la Corte d’Appello ha scarcerato questo criminale, invece di lasciarlo in giro per l’Italia lo ha riportato in Libia.”
Una presa di posizione netta, che ribalta le accuse di Li Gotti e sottolinea come la priorità fosse garantire la sicurezza dei cittadini italiani.
Centrodestra compatto, Meloni annuncia l’indagine
L’intervento di Donzelli si inserisce in un clima di forte tensione politica. L’annuncio dell’indagine a carico della premier e dei ministri ha provocato la reazione compatta del centrodestra, che ha denunciato un attacco politico volto a colpire il governo.
La stessa Giorgia Meloni, con un video sui social, ha informato direttamente i cittadini della vicenda, un gesto che ha rafforzato il dibattito pubblico e acceso nuove polemiche sulla magistratura e il suo presunto coinvolgimento nella battaglia politica.
Uno scontro destinato a continuare
Il caso Almasri si conferma quindi un nuovo terreno di scontro tra governo e opposizione, con il centrodestra che difende la linea dura sulla sicurezza e la sinistra che punta il dito sulla gestione dell’espulsione. Con l’indagine ancora in corso, la vicenda resta aperta e destinata a influenzare il dibattito politico nelle prossime settimane.