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La storia di Alysia: adottata a 3 anni, ritrova la madre biologica grazie ai social dopo 20 anni, “Un legame che non si spezza”

Alysia, 23 anni, è stata adottata da bambina e ha sempre desiderato ritrovare le sue origini. Grazie a un appello online, ha rintracciato la madre biologica in Ecuador e presto incontrerà anche il padre in Polonia.

Un desiderio che diventa realtà

Alysia vive a Faenza ed è stata adottata quando aveva solo tre anni, insieme alla sorella Camila, di due anni più piccola. Fin da bambina, ha sempre saputo di essere stata adottata e, già a 10 anni, ha espresso il desiderio di ritrovare la sua famiglia biologica.

“La mia mamma adottiva mi ha sempre sostenuta e mi ha detto: ‘Se è una cosa che può farti felice e darti le risposte che cerchi così disperatamente, sono con te’.”

Negli ultimi giorni, il suo sogno si è avverato: dopo anni di ricerche, ha finalmente rintracciato la madre biologica, che oggi vive in Ecuador.

La ricerca e il ritrovamento

La ricerca non è stata semplice. Dopo aver cercato risposte senza successo tramite il Consolato e l’anagrafe di Roma, dove è nata, Alysia ha deciso di affidarsi ai social media.

“Tempo fa ho scritto un appello su una pagina dedicata alle persone adottate e ai genitori biologici. Non avrei mai immaginato che proprio su quella stessa pagina, anni prima, mia madre avesse fatto lo stesso.”

L’incontro è stato possibile grazie all’intervento di una giornalista, che ha notato la coincidenza nei dati anagrafici e ha contattato la madre di Alysia. Quando finalmente si sono parlate, è emersa una storia dolorosa:

“Mia madre ci ha cercato disperatamente. Non è stata una sua scelta quella di perderci. Ha fatto di tutto per dimostrare che poteva tenerci, ma ha perso la causa.”

Un nuovo capitolo della sua vita

Oltre alla madre, Alysia ha scoperto di avere due fratelli, nonni, zii, e altri parenti che l’hanno accolta con grande affetto.

“La paura di trovare un muro c’era sempre, ma invece ho trovato una porta spalancata. Tutti mi hanno scritto, mi hanno chiamata piangendo. È stato uno shock positivo, non potrei essere più felice.”

Nei prossimi giorni, la giovane volerà in Polonia per conoscere il padre biologico, completando così il puzzle della sua storia.

Un legame che non si spezza

Questa vicenda dimostra quanto il desiderio di appartenenza sia forte e come, nonostante il tempo e la distanza, i legami familiari possano essere ritrovati. Per Alysia, il supporto della madre adottiva è stato fondamentale, dimostrando che l’amore e la comprensione possono superare qualsiasi barriera.

Ora la sua vita ha una nuova prospettiva: quella di costruire un ponte tra il passato e il presente, tra l’amore di chi l’ha cresciuta e l’affetto di chi l’ha sempre cercata.