Chiara Ferragni rinviata a giudizio per truffa aggravata, le sue parole: “Non è giusto”
Il 23 settembre si terrà il processo per Chiara Ferragni e altri coinvolti in una truffa legata a prodotti alimentari. La Procura di Milano ha deciso il rinvio a giudizio, con accuse gravi per inganno nei confronti dei consumatori.
Le accuse: inganno e truffa su pandoro e uova di Pasqua
Il 20 gennaio 2025, la Procura di Milano ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio per Chiara Ferragni e altre persone coinvolte in un’inchiesta che riguarda la presunta truffa su prodotti natalizi e pasquali. In particolare, le accuse si riferiscono alla vendita di pandoro e uova di Pasqua sotto false premesse. La presunta truffa, risalente al novembre 2021, ha coinvolto Balocco, una delle aziende principali del settore dolciario, che avrebbe firmato un contratto da oltre un milione di euro con due società legate a Ferragni, Fenice srl e Tvb Crew srl, per la promozione dei prodotti.
Secondo la ricostruzione della Procura, la truffa avrebbe avuto luogo in virtù di informazioni “fuorvianti” rivolte ai consumatori. Acquistando i prodotti, venduti a prezzi ben superiori a quelli di mercato, i clienti sarebbero stati indotti a credere che una parte del ricavato fosse destinata a una donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino. In realtà, la donazione di 50.000 euro era stata fatta mesi prima da Balocco, e non era correlata all’acquisto dei dolci. Insieme a Ferragni, sono stati rinviati a giudizio anche Fabio Damato, ex manager della influencer, e Francesco Cannillo, rappresentante della Dolci Preziosi, società di produzione di dolci.
Le dichiarazioni di Ferragni: “Non è giusto, lotterò per dimostrare la mia innocenza”
In risposta alle accuse, Chiara Ferragni ha dichiarato pubblicamente di essere “sinceramente sorpresa” dalla decisione di rinviarla a giudizio. Ha poi aggiunto: “Non è giusto dover affrontare un processo per dimostrare che non ho mai truffato nessuno”. L’influencer ha espresso fiducia nella giustizia e ha dichiarato di voler lottare con determinazione per “far emergere la sua assoluta innocenza”. In attesa del processo, fissato per il 23 settembre 2025, Alessandra Balocco, CEO dell’omonima azienda dolciaria, ha confermato la propria posizione legale.
Questo caso segna un momento significativo nella carriera di Ferragni, che da sempre è stata una delle figure di spicco nell’influencer marketing e nel mondo del commercio online. Tuttavia, questa vicenda solleva interrogativi riguardo alla trasparenza delle pratiche commerciali e alle modalità con cui alcune aziende si rivolgono ai consumatori, facendo leva sulla loro fiducia.
Con il rinvio a giudizio, Chiara Ferragni dovrà ora affrontare un lungo processo legale, che si prevede sarà seguito con attenzione da media e opinione pubblica.