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Sondaggi 2025, Fratelli d’Italia in testa, calo Pd e Lega, stabili FI e M5S

Gli ultimi sondaggi politici mostrano un calo nei consensi per Giorgia Meloni, Elly Schlein e Matteo Salvini, ma i dati sono stati raccolti prima dell’annuncio dell’indagine che coinvolge la premier e altri membri del governo. L’impatto politico potrebbe emergere nei prossimi giorni.

Sondaggi Euromedia: flessioni minime per Meloni, Schlein e Salvini

I dati pubblicati da Euromedia nel corso di Porta a Porta mostrano una leggera flessione nei consensi per i principali leader politici, con un calo che tuttavia non altera significativamente gli equilibri elettorali. Tuttavia, questi numeri non tengono conto della svolta giudiziaria che ha investito il governo: l’inchiesta della Procura di Roma su Giorgia Meloni, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il sottosegretario Alfredo Mantovano per il caso Almasri-Libia potrebbe influenzare le prossime rilevazioni.

L’indagine giudiziaria si innesta in un momento cruciale, con il Parlamento pronto a discutere la riforma sulla separazione delle carriere voluta dal ministro Nordio. La premier ha parlato di “giustizia a orologeria”, sottolineando la tempistica sospetta della vicenda, mentre il dibattito politico si accende tra chi considera l’inchiesta un attacco politico e chi intravede un’opportunità per l’opposizione.

I numeri delle intenzioni di voto: Fratelli d’Italia in testa

Nonostante le incertezze, Fratelli d’Italia mantiene la leadership nei consensi con il 30,6%, pur segnando una perdita dell’1% rispetto all’inizio di gennaio. Il Partito Democratico si conferma come prima alternativa di governo, ma registra un ulteriore calo, scendendo al 24,2%.

Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte cresce lievemente allo 0,1%, attestandosi al 10,2%. Forza Italia, guidata da Antonio Tajani, si colloca al 9,2%, seguita dalla Lega di Matteo Salvini, che perde terreno e si ferma all’8,9%.

Coalizioni: il Centrodestra resta avanti, ma scende sotto il 50%

Seppur in calo, la coalizione di governo conserva un vantaggio significativo: il Centrodestra si attesta attorno al 49%, in flessione dell’1% rispetto ai sondaggi di inizio gennaio. Dall’altra parte, il fronte progressista cerca di recuperare terreno, con un 44,8% che include Pd, M5S, AVS e PiùEuropa. Se si allargasse ulteriormente il perimetro, includendo anche Azione di Carlo Calenda, la coalizione arriverebbe al 47,5%, senza però raggiungere il Centrodestra.

Un dato significativo è quello sull’astensionismo: il 50,5% degli elettori intervistati dichiara di non voler esprimere un voto, segnalando una persistente disaffezione nei confronti della politica attuale.

I prossimi sondaggi potrebbero chiarire l’impatto dell’indagine sulla Premier e sui membri del governo, delineando eventuali spostamenti nei consensi in vista delle prossime sfide elettorali.