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Sofia Goggia: “Sinner ha rifiutato l’invito di Mattarella? Inconcepibile”

Sofia Goggia commenta il rifiuto di Jannik Sinner di partecipare alla cerimonia al Quirinale. La campionessa di sci afferma che un simile rifiuto sarebbe impensabile per lei.

Il rispetto per le istituzioni secondo Goggia

Sofia Goggia, uno dei volti più noti dello sport italiano, non ha esitato a esprimere la sua posizione riguardo al recente rifiuto di Jannik Sinner di partecipare a una cerimonia al Quirinale, organizzata per celebrare i successi degli atleti italiani. Intervistata da Repubblica, la campionessa di sci ha dichiarato: “Per come vivo io, non è nemmeno lontanamente concepibile pensare a un rifiuto”. Goggia ha precisato che, se fosse stata nel posto di Sinner, non avrebbe mai rifiutato un invito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, definendo quest’ultimo la più alta carica dello Stato. La 32enne bergamasca ha sottolineato come l’invito sarebbe stato per lei motivo di “orgoglio immenso” e un’opportunità di incontro con le istituzioni che non avrebbe mai lasciato sfuggire.

Inoltre, Goggia ha ricordato il suo impegno come membro della Guardia di Finanza, un aspetto che, a suo parere, la rende particolarmente consapevole dell’importanza di rappresentare le istituzioni. Nonostante l’intensità del suo calendario sportivo, che include la partecipazione ai prossimi Mondiali di sci a Saalbach in Austria, Goggia ha ribadito il suo profondo rispetto per le istituzioni, che ritiene fondamentali nella sua carriera e nella sua vita.

Il contesto del rifiuto di Sinner

Sebbene il rifiuto di Jannik Sinner di partecipare alla cerimonia abbia suscitato dibattito, la decisione dell’altoatesino può essere compresa alla luce delle difficoltà che l’atleta ha affrontato recentemente. Dopo aver trionfato all’Australian Open, Sinner si è trovato in una condizione fisica molto provata a causa di un virus che lo ha colpito durante il torneo. In un’intervista, il suo allenatore, Darren Cahill, ha descritto le difficoltà fisiche di Sinner, che si è trovato in condizioni di salute molto precarie, al punto da rischiare il ritiro durante la competizione.

Il malessere fisico ha convinto il tennista a rinunciare al suo impegno al Quirinale e a fare ritorno direttamente a Monte Carlo, dove ha cercato di recuperare le forze. Questo episodio ha acceso una discussione sull’importanza degli impegni istituzionali rispetto alle necessità fisiche degli atleti. Sinner, infatti, ha annunciato di voler prendersi una pausa dalla competizione, rinunciando anche al torneo di Rotterdam, previsto per la prossima settimana, per concentrarsi sul recupero.

Il tennista, attualmente al numero uno del mondo, ha programmato di tornare in campo solo a metà febbraio a Doha, in attesa di ulteriori sviluppi sulla vicenda legale legata alla sua positività al Clostebol, che sarà discussa dal Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ad aprile.