Lucia Azzolina fa un’analisi della sua esperienza disastrosa come ministro dell’istruzione: “Non dovevo mettere il rossetto rosso”
Lucia Azzolina, ex ministra dell’Istruzione durante il governo Conte II, ha recentemente rivelato alcuni retroscena sulla sua carriera politica e sulle difficoltà che ha dovuto affrontare. Dopo essere diventata un volto noto del Movimento 5 Stelle, Azzolina ha raccontato le difficoltà di essere giudicata non solo per le sue azioni politiche, ma anche per il suo aspetto fisico.
Il percorso politico di Lucia Azzolina
Nata a Siracusa, Lucia Azzolina ha intrapreso una carriera da docente, prima a La Spezia e successivamente a Biella. La sua carriera politica è iniziata con l’ingresso nel Movimento 5 Stelle, che le ha permesso di ottenere un seggio in Parlamento. Pochi anni dopo, l’allora leader del Movimento, Luigi Di Maio, la nominò ministra dell’Istruzione, dove divenne famosa per le sue scelte politiche, tra cui l’introduzione dei controversi banchi a rotelle nelle scuole. In un’intervista al Corriere della Sera, Azzolina ha spiegato come, durante la sua esperienza in Parlamento, si sia concentrata esclusivamente sul lavoro, sacrificando spesso la sua vita privata. “Ho creduto tanto in quello che ho fatto in parlamento e da ministra”, ha dichiarato, “ma ho messo da parte la mia vita privata, forse adesso me ne pento. Ecco perché ora ho deciso di dedicarmi a mio figlio e alla mia famiglia”.
Nonostante il suo impegno, la carriera politica di Azzolina è stata segnata anche da polemiche, come quella riguardante i tanto discussi banchi a rotelle. La ex ministra ha sempre difeso la sua scelta, bollando la polemica come una “grande fake news”. “Miozzo mi aveva avvertito del rischio di una pandemia anche delle false notizie”, ha spiegato, “Di quei banchi aveva parlato anche Piero Angela a Superquark. Ora sono nelle scuole di chi li ha chiesti, non è che li ha dati il ministero”. La discussione sui banchi a rotelle, secondo Azzolina, era stata alimentata più da una campagna politica che da una reale esigenza educativa.
Le accuse sulla sua immagine e l’attenzione al suo aspetto fisico
Azzolina ha rivelato di aver ricevuto critiche non solo per le sue scelte politiche, ma anche per il suo aspetto fisico, in particolare per l’uso del rossetto rosso. La politica siciliana ha dichiarato che spesso è stata giudicata più per il suo aspetto che per il suo lavoro. “Avevo tutta una serie di caratteristiche che evidentemente non andavano bene per la politica. Ero una donna giovane, del Sud con l’accento del Sud. E il rossetto rosso”, ha spiegato. Per lei, queste caratteristiche sembrano aver penalizzato la sua carriera politica. “Non si può giudicare una persona per il suo aspetto fisico, se sei carina o no, se hai il rossetto o se non lo indossi. Voglio essere giudicata per quello che ho fatto, per gli studi che ho condotto”. Ma, a quanto pare, questo non è accaduto, e Azzolina si è chiesta se, forse, avrebbe dovuto “togliermi il rossetto”.
Nel suo discorso, Azzolina ha anche espresso disappunto riguardo al trattamento ricevuto all’interno del suo stesso partito, affermando che “arrivano attacchi da tutte le parti. Non te li aspetteresti dal partito in cui stai, ma forse li hanno puntati più da lì che da altre parti”.