L’Unione Europea si dice pronta a un vertice con gli Stati Uniti sulla guerra in Ucraina. La proposta della premier italiana raccoglie consensi anche a Londra e Varsavia.
L’Unione Europea si dice disponibile a un summit Ue-Usa sulla crisi ucraina, accogliendo la proposta avanzata dalla premier Giorgia Meloni. Lo ha confermato un alto funzionario europeo alla vigilia del Consiglio europeo di giovedì 6 marzo.
“Noi siamo pronti a un eventuale summit Ue-Usa. Accogliamo con favore l’idea, e siamo pronti. Pensiamo che potrebbe essere utile”, ha dichiarato il funzionario, specificando che la realizzazione dell’incontro dipenderà dalle condizioni e dalla disponibilità degli Stati Uniti.
La proposta di un vertice con Washington era stata lanciata da Meloni durante il summit di Londra sulla sicurezza e il sostegno all’Ucraina, raccogliendo il sostegno di leader come il premier britannico Keir Starmer e il primo ministro polacco Donald Tusk.
Nel corso del vertice di Londra, Meloni aveva sottolineato l’importanza di un confronto strategico tra Europa e Stati Uniti, ribadendo la necessità di evitare divisioni interne e di lavorare per una strategia comune. “Un summit è a portata di mano, a patto che ci sia freddezza e nessuno si lasci trascinare dalle emotività”, aveva dichiarato.
La premier italiana non ha escluso un suo viaggio alla Casa Bianca, pur precisando che “non è ancora calendarizzato”.
Nel suo intervento post-vertice, Meloni ha anche commentato le tensioni seguite al duro scontro tra il presidente americano Donald Trump e il leader ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca, invitando alla prudenza: “Sono molto dispiaciuta da quanto è accaduto e credo che lo siano anche tutti i protagonisti dello scontro. Ma non è utile in questa fase lasciarsi andare alle tifoserie, bisogna guardare all’obiettivo comune”.
L’apertura dell’Unione Europea alla proposta di Meloni segna un passo significativo nella gestione della crisi ucraina. Il possibile summit Ue-Usa potrebbe rappresentare un’occasione per ridefinire la strategia occidentale sul conflitto, evitando spaccature tra Bruxelles e Washington. Resta ora da vedere quando e in che modalità gli Stati Uniti decideranno di aderire all’iniziativa.