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Sondaggi 2025, FdI cresce mentre il Pd crolla: crisi per Schlein e Conte

Fratelli d’Italia cresce nei consensi, mentre il Partito Democratico affronta divisioni interne sul riarmo europeo. Il Movimento 5 Stelle perde terreno, mentre Forza Italia e Lega avanzano. Il “campo larghissimo” del centrosinistra fatica a trovare una leadership condivisa.

Fratelli d’Italia in crescita, Pd e M5S in difficoltà

A pochi giorni di distanza dall’ultima rilevazione, il nuovo sondaggio di Noto Sondaggi per Porta a Porta fotografa un panorama politico in continua evoluzione. Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni continua a consolidare la propria posizione e registra un 30,5%, in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto alla scorsa settimana.

Sul fronte opposto, il Partito Democratico è in crisi dopo la spaccatura interna sulla questione del riarmo europeo. La decisione di Elly Schlein di astenersi nel voto sulla risoluzione del Parlamento europeo ha creato malumori tra i riformisti del partito, portando a una perdita di 0,5 punti e facendo scendere il Pd al 23%.

Anche il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte accusa il colpo e cala all’11,5%, mentre Lega e Forza Italia ne approfittano, guadagnando ciascuna 0,5 punti e attestandosi rispettivamente al 9% e 8,5%.

Il centrodestra supera il 50%, l’AVS cresce nella sinistra divisa

Il dibattito sul piano di difesa europeo ha rafforzato il blocco di centrodestra. L’alleanza tra Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati raggiunge la quota psicologica del 50%, un risultato significativo dopo oltre due anni di governo.

Nel centrosinistra, a beneficiare del calo di Pd e M5S è Alleanza Verdi e Sinistra, che guadagna consensi e sale al 6%. Azione di Carlo Calenda si attesta al 3%, mentre Italia Viva di Matteo Renzi rimane al 2,5%. +Europa di Benedetto Della Vedova ed Emma Bonino registra il 2%, così come Noi Moderati di Maurizio Lupi.

Centrodestra avanti di due punti sul “campo larghissimo”

Se il centrodestra si conferma stabile, il centrosinistra cerca di costruire un’alternativa, ma il progetto del “campo larghissimo” fatica a trovare una coesione politica. L’ipotetica coalizione che unirebbe Pd, M5S, AVS, Italia Viva, Azione e +Europa raggiungerebbe il 48%, rimanendo due punti dietro alla coalizione di governo.

Tuttavia, permangono dubbi sulla leadership: la stessa Schlein ha difficoltà a gestire le tensioni interne al Pd, come dimostrato dalla recente ribellione di Bonaccini, Fassino e Guerini sul voto europeo. Questo scenario complica la possibilità di presentare un’alleanza solida e coesa alle Elezioni Politiche del 2027.

Il dibattito sul riarmo europeo e la futura strategia elettorale saranno determinanti per il futuro degli equilibri politici italiani.

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Francesco Paolo Antonicelli