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Scontro tra Vannacci e Parenzo a L’Aria Che Tira: il Generale, “Parigi non brucia sotto i colpi della guerra. Quelle che bruciano in Francia sono le chiese cristiane”

L’eurodeputato della Lega irrompe in diretta su La7, tra battute provocatorie e toni accesi con il conduttore. Il dibattito si infiamma sul riarmo dell’UE e l’immigrazione.

Vannacci interrompe la diretta e provoca Parenzo

Momenti di tensione a L’Aria Che Tira, il talk politico di La7 condotto da David Parenzo, quando il generale Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega, ha interrotto il collegamento da Bruxelles, impossessandosi del microfono dell’inviata Ludovica Ciriello.

“Ma che succede, chi c’è dall’altra parte?” ha chiesto Vannacci, rivolgendosi con ironia al conduttore. Parenzo ha replicato con una battuta: “Eccoci qua, la solita gaggina”. Il generale non si è fermato e ha continuato con il tono provocatorio: “Dottor Parenzo, mi hanno detto che ultimamente vuole farsi chiamare Piccolo Dave, forse per il suo fisico. Uno si aspetta un omone e invece lei è un Piccolo Dave”.

Il conduttore ha incassato con sarcasmo, ma la situazione è diventata più tesa quando Vannacci ha commentato la presenza in studio di Vincenzo Camporini, ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica e candidato alle elezioni europee: “Era un mio competitor alle Europee, so che ha preso tra i 6 e i 9mila voti… Mi dispiace per lui”. Parenzo è intervenuto, cercando di riportare il dibattito su toni più istituzionali: “Non è elegante da parte sua, caro Vannacci”. Il generale, però, ha ribattuto secco: “Non sarà elegante dirlo, ma è la realtà, e la realtà non può essere mai rifiutata”.

Il dibattito si accende sul riarmo europeo

Dopo le schermaglie iniziali, la discussione si è spostata su temi più delicati, in particolare il piano Rearm Europe, il progetto promosso dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per rafforzare le spese militari dei Paesi membri.

Parenzo ha incalzato Vannacci: “Quindi la Lega voterà contro il piano Rearm Europe. Putin non è un pericolo per l’Europa? Andiamo dritto”. L’eurodeputato leghista ha replicato con fermezza: “Oggi ho fatto un intervento in aula e ho detto che i carri russi non stanno sfilando né a Budapest, né a Varsavia, né a Praga. Parigi non brucia sotto i colpi della guerra. Quelle che bruciano in Francia sono le chiese cristiane, le emergenze sono altre”.

L’affermazione ha colto di sorpresa Parenzo, che ha ribattuto perplesso: “Quindi c’è una guerra con gli immigrati?”. Vannacci ha insistito: “Gli atti criminali e gli attentati compiuti da immigrati irregolari a danno degli europei avvengono quasi giornalmente, in diverse Nazioni del continente”.

Il confronto si è fatto incandescente, con Parenzo che ha tentato di cambiare argomento e Vannacci che ha concluso lapidario: “Io non ho visto nessun soldato russo attaccare un Paese dell’Unione Europea”.

Uno scontro destinato a far discutere

L’episodio ha immediatamente suscitato reazioni sui social e nel mondo politico. I sostenitori di Vannacci hanno elogiato la sua schiettezza, mentre i critici lo hanno accusato di usare toni eccessivamente provocatori e di minimizzare la minaccia russa.

La tensione crescente tra chi sostiene il riarmo dell’Unione Europea e chi lo considera un rischio per la stabilità economica e sociale sta spaccando il dibattito politico, e lo scontro tra Vannacci e Parenzo è solo l’ultimo esempio di una polarizzazione sempre più evidente.

Published by
Francesco Paolo Antonicelli