Gasparri vs. Pucciarelli: il giornalista “Lei chiami Salvini, che Salvini chiama Putin”, la replica “Lo chiami lei con quegli orecchini vistosi”
Duro confronto a 4 di Sera tra il senatore di Forza Italia e il giornalista di Repubblica. Gasparri: “Prima di negoziare, servono il cessate il fuoco e garanzie”.
Durante la puntata del 14 marzo di 4 di Sera, in onda su Rete 4, si è acceso un botta e risposta tra Maurizio Gasparri e il giornalista di Repubblica Matteo Pucciarelli. Al centro della discussione, la possibile tregua tra Russia e Ucraina e il ruolo dell’Occidente nel conflitto.
Gasparri: “Gli ucraini non potevano negoziare mentre subivano attacchi”
Il senatore di Forza Italia ha difeso la posizione dell’Ucraina, sostenendo che il negoziato con Mosca non è mai stato possibile perché Kiev era sotto attacco:
“Anche Berlusconi auspicava la pace e a volte è intervenuto per fermare Putin. Non si è andati al tavolo dei negoziati perché c’era ancora un attacco militare in corso. Gli ucraini non potevano negoziare mentre venivano bombardati”, ha spiegato Gasparri.
Secondo il senatore, prima di parlare di trattative serve un cessate il fuoco reale:
“Se l’Occidente fosse rimasto inerte, gli ucraini sarebbero morti tutti. Se il mio vicino di casa mi minaccia, mi deruba e mi spara, non è che io mi siedo al tavolo per la pace”, ha aggiunto con un paragone per rafforzare la sua posizione.
Pucciarelli: “L’Europa è assente, Putin e Trump si somigliano”
Il giornalista di Repubblica ha invece puntato il dito sulla mancanza di una leadership europea nel conflitto, sottolineando come Putin e Trump abbiano un approccio simile alla democrazia:
“Quello che impressiona è che l’Europa non c’è. Questi due leader si assomigliano molto, entrambi sono abbastanza allergici alla democrazia”, ha dichiarato Pucciarelli, alludendo a una debolezza strutturale dell’Unione Europea.
Poi è passato alla provocazione: “È Matteo Salvini che deve chiamare Putin… Lei chiami Salvini, che Salvini chiama Putin”, facendo riferimento ai rapporti passati tra il leader della Lega e il presidente russo.
Gasparri risponde con una battuta sugli orecchini di Pucciarelli
La replica del senatore non si è fatta attendere e, visibilmente infastidito, ha risposto dribblando la provocazione con un attacco personale:
“Lo chiami lei, che poi ha quegli orecchini vistosi”, ha detto Gasparri, cercando di chiudere la polemica con un’uscita ironica.
Un dibattito acceso su un tema divisivo
Lo scontro tra Gasparri e Pucciarelli evidenzia la frattura nelle posizioni politiche sul conflitto russo-ucraino: da un lato, chi sostiene la necessità di continuare a sostenere militarmente l’Ucraina prima di qualsiasi negoziato; dall’altro, chi denuncia l’assenza di un ruolo incisivo dell’Europa nel favorire un possibile accordo di pace.
Quel che è certo è che la discussione resta aperta e destinata a infiammare ulteriormente il dibattito politico internazionale.