L’eurodeputato della Lega critica la manifestazione europeista di Roma e attacca le politiche dell’UE su immigrazione, difesa e Green Deal.
Nel giorno della grande manifestazione europeista a Roma, promossa da Repubblica e da Michele Serra, il generale Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega, ha espresso un netto dissenso nei confronti dell’Unione Europea attuale, definendola un’istituzione che mina la sovranità nazionale e impone politiche fallimentari su più fronti.
Parlando all’Adnkronos, Vannacci ha attaccato le scelte dell’UE in vari ambiti, a partire dalla democrazia:
“Aborro quella spopolata piazza che promuove un’Europa che vuole ingoiare la nostra sovranità… Un’Europa che sospende la democrazia quando non le conviene, come successo in Romania”.
L’eurodeputato leghista ha poi puntato il dito contro la gestione dei flussi migratori, accusando Bruxelles di aver favorito un’invasione incontrollata:
“Ci riempie di immigrati illegali con la sua politica dei porti aperti, della religione dei diritti umani e delle strategie della redistribuzione. E per cercare di limitare i flussi, non trova altra soluzione che pagare Erdogan, rendendoci ricattabili”.
Vannacci ha poi criticato la contraddizione tra le politiche ambientali dell’UE e la recente spinta al riarmo in seguito alla guerra in Ucraina:
“Prima ci truffano con il Green Deal e ora ci vogliono convincere che i russi sono alle porte, quindi possiamo ricominciare a inquinare allegramente producendo carri armati, aerei da caccia, testate nucleari e milioni di bombe e granate. Ma poi, dove le useremo queste armi?”, si è chiesto provocatoriamente l’eurodeputato.
Inoltre, ha evidenziato l’impatto economico delle recenti decisioni europee:
“Solo pochi giorni fa il Parlamento Europeo ha votato per regalare all’Ucraina lo 0,25% del PIL di ogni Stato membro in aiuti militari. Per l’Italia significa 5,6 miliardi di euro sottratti alla sanità, alla scuola, alle pensioni, al lavoro e alla sicurezza interna”.
Vannacci ha ribadito la sua visione di un’Europa basata sulla sovranità nazionale, invece che su un’integrazione sempre più centralizzata:
“Io sostengo l’Europa delle nazioni forti, ognuna con i propri interessi nazionali, delle identità e dei popoli. Spero che, tranne quei 30.000 che oggi hanno passeggiato a Roma, ci siano tanti, tantissimi altri che la pensano come me”.
Infine, l’eurodeputato leghista ha criticato duramente la piazza pro-Europa, accusando i partecipanti di ipocrisia e incompetenza:
“Lascio la piazza ai radical chic che passano le vacanze a Capalbio, che chiamano alle armi ma non hanno mai portato uno zaino e non saprebbero distinguere un vaso da un mortaio”.
Le parole di Vannacci confermano una spaccatura profonda tra chi sostiene una maggiore integrazione europea e chi, come il generale, ritiene che Bruxelles stia soffocando la sovranità nazionale con politiche inefficaci e dannose per l’Italia.