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Matteo Renzi: “Meloni e Di Maio? Non underdog, ma raccomandati di ferro”

Dal nuovo libro dell’ex premier Matteo Renzi, L’Influencer, un estratto in cui l’attuale leader di Italia Viva attacca Giorgia Meloni e Luigi Di Maio.

L’estratto del libro di Renzi

Da oggi è disponibile in libreria L’Influencer, il nuovo saggio di Matteo Renzi, pubblicato da Piemme per Mondadori Libri S.p.A.. Nel volume, l’ex presidente del Consiglio analizza il panorama politico italiano e il ruolo dei leader contemporanei.

In un passaggio significativo, Renzi si sofferma su Giorgia Meloni, attuale presidente del Consiglio, e sulla sua immagine pubblica di “outsider”, contestandone la narrazione:

“Giorgia si è venduta come un’underdog. Ma chi, come me, ha iniziato l’esperienza politica più o meno contemporaneamente a lei sa bene che non stiamo parlando di una outsider quanto di una raccomandata. Anzi, la più raccomandata della Seconda Repubblica”.

Secondo l’ex premier, Meloni avrebbe seguito un percorso identico a quello di Luigi Di Maio, ex leader del Movimento 5 Stelle, nel raggiungere ruoli di prestigio istituzionale:

“Lei viene piazzata giovanissima da Fini alla vicepresidenza della Camera esattamente come Di Maio veniva piazzato da Grillo nello stesso ruolo”.

Un parallelismo che porta Renzi a una conclusione netta:

“Giorgia Meloni è diventata giovanissima vicepresidente della Camera, con lo stesso percorso, identico, di Luigi Di Maio. Due leader (Fini nel primo caso e Grillo nel secondo) che scelgono il giovane o la giovane più brillante che hanno”.

L’ex segretario del Partito Democratico sottolinea come entrambi abbiano ricevuto un importante sostegno dai loro rispettivi mentori, senza vantare un percorso accademico o professionale di particolare rilievo:

“Entrambi, Giorgia e Luigi, non hanno una carriera universitaria straordinaria o meriti professionali o pubblicazioni dall’alto valore culturale: non sono laureati, non hanno brillato nel lavoro, non hanno doti culturali strabilianti. Vanno bene in tv, sanno stare nei talk-show, usano i new media. Ma sono soprattutto i più brillanti fedeli (fino a quel momento) interpreti della volontà del loro capo”.

La conclusione dell’estratto è una critica diretta alla narrazione di Meloni come figura emergente che si è fatta strada senza aiuti:

“Non sono underdog, sono raccomandati. Raccomandati di ferro”.

Il libro di Matteo Renzi, L’Influencer, si propone di analizzare il potere mediatico e politico nell’epoca della comunicazione digitale, ponendo interrogativi sulla costruzione dell’immagine pubblica dei leader contemporanei.