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Scontro in Senato tra Meloni e Renzi, la Premier “La sua necessità di vendere il libro non è la mia”

Botta e risposta tra la premier e il leader di Italia Viva sulle presunte intercettazioni al direttore di Fanpage e sul caso del generale libico Almasri. Meloni: «Gettare ombre non mi interessa»

Meloni risponde a Renzi: «Non seguo le sue insinuazioni»

Tensione alta in Senato durante la replica della presidente del Consiglio Giorgia Meloni alle comunicazioni sul prossimo Consiglio europeo. Nel suo intervento, la premier ha risposto duramente alle accuse lanciate dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in merito alle presunte intercettazioni nei confronti di Francesco Cancellato, direttore di Fanpage.

«Gettare ombre può essere utile per lei, ma io non la seguo», ha dichiarato Meloni, replicando all’ex presidente del Consiglio. E ha aggiunto: «La sua necessità di vendere il libro non è la mia».

Renzi aveva chiesto chiarimenti sul caso Paragon, l’azienda israeliana produttrice di software di sorveglianza, sostenendo che un programma di intercettazione sarebbe stato utilizzato nei confronti di Cancellato, direttore della testata che ha rivelato informazioni sui giovani di Fratelli d’Italia. «Gli israeliani ci hanno informato che un software è stato introdotto nel telefonino del direttore di Fanpage. La domanda è semplice: il governo ha chiesto di intercettare il giornalista, sì o no?», ha incalzato Renzi, chiedendo alla premier una risposta netta.

Il caso Almasri e la sicurezza nazionale

Durante il suo intervento, il leader di Italia Viva ha anche sollevato il tema del generale libico Almasri, arrestato in Italia e poi rimpatriato. «Un criminale libico, il generale Almasri, uno di quelli al quale la presidente doveva dare la caccia per tutto il globo terracqueo, è stato scarcerato. Ed è stato il governo a farlo», ha dichiarato Renzi.

L’ex premier ha poi chiesto se la scarcerazione fosse avvenuta per motivi giuridici, come sostenuto dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, o per questioni di interesse nazionale, come ipotizzato dal giornalista Bruno Vespa. «Lo ha scarcerato perché c’era un cavillo giuridico o perché, come ha detto su Rai1 il portavoce ufficioso del governo, Bruno Vespa, c’era un interesse nazionale?», ha chiesto Renzi.

Meloni: «Nessun trionfalismo sulla situazione economica»

Nel suo intervento, Meloni ha anche parlato delle condizioni economiche del Paese, sottolineando che «nessun trionfalismo è in atto». «Non ho la pretesa di risolvere i problemi strutturali», ha detto, precisando però che «su alcuni indicatori l’Italia va meglio di altri partner e del passato».

Infine, ha chiarito che «la manovra correttiva non è nei radar del governo», smentendo eventuali interventi finanziari per compensare squilibri di bilancio.

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Emanuele Larocca