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Volano gli stracci tra Salvini e Falasca, il direttore “Traditore, servo, pagliaccio”. Il leghista lo umilia: “Sei penoso”

Il leader della Lega replica alle accuse del direttore de L’Europeista, che lo aveva definito un “traditore”. Salvini: «Difendere l’Italia significa essere servi e pagliacci?»

Falasca attacca Salvini: «Lavora per Putin»

Tensione sui social tra il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini e il direttore de L’Europeista, Piercamillo Falasca. Tutto è iniziato con un post pubblicato da Falasca su X, in cui ha accusato il leader della Lega di ostacolare gli investimenti europei nella difesa per favorire la Russia.

«Posto che l’Italia ha un’industria della difesa importante e beneficerà dell’aumento degli investimenti di tutta Europa, è sempre più evidente che Salvini non lavora per l’Italia, ma per Putin. Bisogna liberare l’Italia da questo traditore, servo e pagliaccio», ha scritto Falasca, riferendosi alla contrarietà espressa dal vicepremier sul piano ReArm Europe, che prevede investimenti per 800 miliardi di euro nel settore militare.

La replica di Salvini: «Difendere l’Italia è tradimento?»

La risposta di Salvini non si è fatta attendere. Il ministro ha risposto direttamente sui social, respingendo le accuse e ribadendo la sua posizione contraria all’aumento della spesa per l’acquisto di armamenti.

«Difendere l’interesse e la sicurezza nazionale italiani e opporsi a 800 miliardi buttati nel ‘riarmo europeo’ significa essere ‘traditori, putiniani, servi e pagliacci’? Questo personaggio sorosiano-ursuliano ha le idee confuse, ma gli vogliamo bene lo stesso», ha scritto Salvini, aggiungendo poi un’ulteriore stoccata: «Penoso».

Il vicepremier ha poi ribadito la sua posizione già espressa nelle ultime settimane: «Non comprendiamo perché dovremmo fare debito pubblico per comprare altre armi. Da chi? In quanto tempo? Per fare cosa? Con quali soldi?».

Il nodo delle risorse e il dubbio sulla strategia Ue

Uno degli argomenti principali sollevati da Salvini riguarda l’allocazione delle risorse. «Fino a un mese fa Bruxelles impediva all’Italia di investire troppi soldi per sistemare ospedali e scuole, per aumentare stipendi e pensioni. Oggi invece i soldi ci sono, addirittura 800 miliardi, ma per comprare armi?», ha sottolineato.

Infine, il leader della Lega ha messo in dubbio la narrazione sulla guerra in Ucraina e sulla reale necessità del piano ReArm Europe. «Da tre anni ci raccontano che la Russia è in ginocchio, che è in crisi e che sta perdendo la guerra, mentre ora improvvisamente diventa addirittura una ‘emergenza esistenziale’, come dice von der Leyen? O hanno raccontato sciocchezze prima, o ce le raccontano adesso», ha concluso.

La polemica riflette le divisioni all’interno del dibattito politico italiano ed europeo sul futuro degli investimenti nella difesa e sul ruolo dell’Italia nel contesto geopolitico attuale.