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Scontro alla Camera: Conte attacca duramente Giorgia Meloni, “Siete il nulla che si mangia il Paese”

Alta tensione in Aula durante le dichiarazioni della premier in vista del Consiglio europeo. L’opposizione protesta sul Manifesto di Ventotene e il piano di riarmo.

Meloni: “Io in quell’Europa non mi riconosco”

Giornata di alta tensione alla Camera dei Deputati, con un duro scontro tra il governo e l’opposizione. Nel suo intervento in Aula, Giorgia Meloni ha affrontato i temi chiave del Consiglio europeo del 20-21 marzo, con particolare attenzione al piano di riarmo europeo e alla guerra in Ucraina. Le sue parole sul Manifesto di Ventotene hanno provocato la reazione immediata della sinistra, che ha inscenato una protesta abbandonando l’Aula e costringendo a una sospensione dei lavori.

Nel suo discorso, la presidente del Consiglio ha dichiarato: “Io in quell’Europa non mi riconosco”, riferendosi al documento simbolo del federalismo europeo. Le sue parole hanno suscitato forte disappunto tra le opposizioni, che hanno accusato il governo di voler prendere le distanze dalle radici storiche dell’Unione Europea.

Conte attacca: “Meloni scappa dal Parlamento”

Nel pomeriggio, durante le dichiarazioni di voto, è intervenuto Giuseppe Conte, che ha lanciato un attacco frontale alla premier. “Finalmente abbiamo rivisto Meloni in Parlamento, erano mesi che scappava, pensavamo fosse un ologramma sui social”, ha dichiarato ironicamente il leader del Movimento 5 Stelle, accusando la presidente del Consiglio di evitare il confronto in Aula.

Sul Manifesto di Ventotene, Conte ha difeso il valore storico del documento, sostenendo che il governo stia cercando di “delegittimare il progetto fondativo dell’Europa libera in cui viviamo”. Poi, rivolgendosi direttamente ai parlamentari di Fratelli d’Italia, ha affermato: “Smettete con Atreju, voi siete il nulla, un virus che si mangia il Paese”, scatenando la reazione indignata dei deputati di maggioranza.

Il no del M5S al piano di riarmo europeo

Infine, il presidente del M5S ha ribadito la netta opposizione del suo partito al piano ReArm Europe, annunciando una mobilitazione per il 5 aprile contro la strategia di difesa voluta dall’UE. “Voteremo no alla vostra risoluzione vergognosa, dove non avete avuto nemmeno il coraggio di scrivere ‘piano di riarmo’”, ha dichiarato Conte, chiudendo il suo intervento con toni accesi.

Lo scontro tra governo e opposizione non si placa e la Camera si conferma ancora una volta il teatro di un duro confronto politico su temi chiave per il futuro dell’Italia e dell’Europa.