Carlo Calenda e Violante Guidotti Bentivoglio: siparietto di coppia “In hotel dopo la lite con mia moglie”
Il leader di Azione e la moglie raccontano la loro quotidianità tra spese al supermercato e discussioni casalinghe
Una cena tra amici si trasforma in un simpatico siparietto di coppia per Carlo Calenda e sua moglie Violante Guidotti Bentivoglio. Ospiti della trasmissione Casa di Maria Latella, in onda su Rai 3, il politico e la manager si sono lasciati andare a battute e racconti sulla loro vita privata, regalando momenti di leggerezza e ironia.
La spesa e il “braccino corto”
L’atmosfera della serata è conviviale, con Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi come padroni di casa. Il menù prevede trofie al pesto con ragù di pesce e la conversazione prende subito una piega divertente quando Maria Latella chiede: “Chi fa la spesa a casa Calenda?”.
Violante non ha dubbi: “Io”, risponde con sicurezza. Ma Calenda interviene subito per correggerla: “No, tutti e due”. Da qui parte un botta e risposta tipico delle dinamiche familiari: “Ma che cosa dici? Ma quando mai? Ma dove? Tu fai la spesa del rabbocco”, incalza la moglie. “No, non è il rabbocco”, ribatte lui, mentre Violante insiste: “Eh sì, la spesa del rabbocco!”.
L’ironia continua con un’affermazione di Calenda che scatena le risate della tavolata: “Lei è la persona col braccino più corto che l’universo abbia mai prodotto. Compra nello scaffale del ‘quasi scaduto'”. La replica di Violante è immediata: “È in scadenza, è diverso, non è scaduto”.
Il pranzo della domenica e le “fughe” in hotel
Un altro argomento di discussione riguarda il pranzo della domenica. Per Calenda deve essere un pasto abbondante e sostanzioso, mentre per Violante un’insalatona è più che sufficiente. “Vado dal macellaio e compro sette chili di carne”, confessa il leader di Azione, sottolineando la sua idea di pasto domenicale ideale.
Il rapporto tra i due è descritto come una continua alternanza di affetto e litigi, con discussioni che fanno parte della quotidianità. “Litighiamo tutti i giorni”, ammette Calenda, aggiungendo un dettaglio che suscita curiosità: “Ogni tanto, quando lei proprio esagera, io c’ho una stanza in un albergo romano dove mi conoscono. Vado lì e il concierge mi fa: ‘di nuovo’?”.
Un racconto leggero e ironico che mostra un lato inedito di Carlo Calenda, lontano dai toni seri della politica e più vicino a quelli della vita domestica, tra battute e piccoli screzi quotidiani.