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Scontro sul Manifesto di Ventotene, Meloni a Bruxelles: “Ho fatto impazzire la sinistra, ho toccato un nervo scoperto”

Dopo il dibattito acceso alla Camera, il premier Giorgia Meloni è volata a Bruxelles per il Consiglio europeo. Le sue dichiarazioni sul Manifesto di Ventotene hanno scatenato reazioni contrastanti, con le opposizioni in forte polemica. Palazzo Chigi smentisce alcune ricostruzioni.

Meloni e la polemica sul Manifesto di Ventotene

Dopo aver infiammato il dibattito politico italiano con le sue dichiarazioni sul Manifesto di Ventotene, Giorgia Meloni è arrivata a Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo. Il premier, mercoledì scorso, ha criticato il testo fondativo dell’europeismo scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, affermando: “Questa non è la mia Europa”, dopo averne letto alcuni passaggi più controversi in Aula.

La sua posizione ha scatenato una reazione immediata da parte dell’opposizione. Durante il dibattito alla Camera, il deputato del Pd, Federico Fornaro, ha protestato duramente, arrivando a esclamare: “Si metta in ginocchio, si vergogni!”, prima di abbandonare l’Aula in lacrime, sostenuto dai colleghi.

L’incontro con gli eurodeputati di FdI

Dopo il suo arrivo a Bruxelles, la premier ha cenato con gli eurodeputati di Fratelli d’Italia, ricevendo il loro sostegno per l’intervento in Parlamento. Secondo alcune ricostruzioni giornalistiche, Meloni avrebbe commentato le reazioni delle opposizioni definendole “isteriche” e avrebbe aggiunto: “Ho toccato un nervo scoperto”.

Un brindisi riservato con i parlamentari europei del suo partito avrebbe fatto emergere il loro entusiasmo per la sua posizione. “Hai rotto un tabù, hai fatto un’operazione verità che tutti noi ci aspettavamo da anni”, le avrebbe detto uno di loro.

Tuttavia, Palazzo Chigi ha smentito categoricamente le ricostruzioni che attribuivano a Meloni affermazioni come “una trappola in cui sono caduti esponenti dell’opposizione” e la definizione del suo intervento come “una mossa mediatica per far impazzire la sinistra”. Il governo ha espresso preoccupazione per la diffusione di “notizie mai accadute” da parte di alcuni media.