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Ilaria Salis rivendica l’abolizione della proprietà privata: “Un’ottima idea”

Salis risponde a Fratelli d’Italia e chiarisce: “La proprietà personale va tutelata, ma quella legata al profitto va superata”

La replica a Fratelli d’Italia

Ilaria Salis, candidata alle prossime elezioni europee per Alleanza Verdi e Sinistra, è tornata a far discutere con una dichiarazione netta in merito alla proprietà privata. Lo ha fatto rispondendo direttamente a un post pubblicato dall’account ufficiale di Fratelli d’Italia, che la accusa di sostenere la tesi contenuta nel Manifesto di Ventotene secondo cui la proprietà privata dovrebbe essere abolita.

Nel post comparso su X (ex Twitter), il partito di Giorgia Meloni aveva condiviso una grafica con i volti di Ilaria Salis, Nicola Fratoianni, Elly Schlein, Roberto Speranza e Debora Serracchiani, accompagnati dalla frase: “La proprietà privata deve essere abolita. Manifesto di Ventotene”. Il commento di FdI era lapidario: “Loro sono a favore”.

La risposta di Salis

Ilaria Salis ha risposto pubblicamente, ribadendo la propria posizione e distinguendo tra proprietà personale e proprietà legata al profitto. “Nessun problema con la proprietà personale (quella legata ai bisogni, che serve alla vita quotidiana, non a fare profitto sul lavoro altrui)”, ha scritto. “Ma se parliamo d’infrastrutture, risorse naturali, piattaforme digitali, grandi mezzi di produzione… beh, allora l’abolizione della proprietà privata è un’ottima idea!”

La candidata, diventata nota anche per la vicenda giudiziaria che l’ha coinvolta in Ungheria, ha già fatto parlare di sé per le sue posizioni esplicitamente antifasciste, anticapitaliste e antispeciste. La rivendicazione pubblica dell’abolizione della proprietà privata – per quanto limitata ad alcuni ambiti – ha immediatamente riacceso il dibattito politico.

Il contesto e il riferimento a Ventotene

Le parole di Salis si inseriscono nel solco delle polemiche innescate nei giorni scorsi dalle critiche del presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Manifesto di Ventotene, documento redatto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni, considerato uno dei testi fondativi dell’idea di Europa unita. In particolare, alcune frasi contenute nel manifesto, legate alla trasformazione radicale della società e al superamento della proprietà privata, sono state riprese da Meloni per attaccare le basi ideologiche dell’europeismo progressista.