Ventotene diventa virale: il sindaco Caputo, “Meloni non ha torto. Il testo va riletto”
Dopo lo scontro politico in Aula, boom di ricerche su Google per l’isola simbolo dell’europeismo. Il sindaco: “Il Manifesto va attualizzato”
Il caso Ventotene dopo il dibattito alla Camera
Dallo scontro parlamentare tra Giorgia Meloni e le opposizioni al picco di click su Ventotene. L’isola pontina, cuore simbolico dell’europeismo progressista, è improvvisamente diventata uno dei nomi più cercati online. A confermarlo è il sindaco Carmine Caputo, che racconta: “Mi hanno detto che c’è stato un esorbitante aumento di click. Io sono poco tecnologico, ma so che molti utenti hanno cercato su Google Ventotene”.
L’interesse è nato dopo le parole della premier, che durante il suo intervento alla Camera ha letto alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene, criticandone l’impostazione ideologica. Da lì, la polemica si è allargata, travolgendo maggioranza e opposizione.
Il sindaco: “Meloni non ha torto. Il testo va riletto”
Carmine Caputo, intervistato da Il Foglio, ha voluto fare chiarezza sul significato storico e attuale del documento redatto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni durante il loro confino sull’isola tirrenica. “Il Manifesto – spiega – viene sbandierato a casaccio. Va riletto, capito, attualizzato. L’idea di un’Europa federale è attuale, ma va svincolata da alcuni passaggi storicamente superati, come l’abolizione della proprietà privata o il riferimento alla dittatura rivoluzionaria”.
Caputo rivendica una proposta presentata al Parlamento europeo per un “restyling” del Manifesto: “Tre anni fa, un parlamentare spagnolo propose una revisione del testo. Io la firmai. Credo che la presidente Meloni abbia letto una parte che certamente stride con il nostro presente. Ma è solo una parte. L’Europa federale è un principio che va tutelato”.
“In piazza senza aver letto il Manifesto”
Il primo cittadino di Ventotene ha anche criticato chi brandisce il Manifesto come simbolo senza conoscerne il contenuto: “Non penso che tutti quelli che scendono in piazza con Michele Serra lo abbiano davvero letto. Il dibattito parlamentare è scarso, la sinistra è ipocrita. Più che a Berlinguer e Almirante, oggi la politica somiglia alle commedie di Paolo Virzì”.
Secondo Caputo, il fenomeno dei “turisti di sinistra” sull’isola è in calo: “Il Manifesto non è più ben conosciuto nemmeno tra i giovani. È un documento importante, ma per continuare a essere significativo deve essere riportato alla realtà di oggi”.