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Meloni nella Giornata contro le mafie: “Combattiamo ogni giorno”, la dura replica di Angelo Bonelli “Il suo governo sta facendo guerra ai magistrati”

La premier ribadisce l’impegno dello Stato contro le mafie. Da Pd, Avs e don Ciotti accuse al governo su giustizia, migranti e intercettazioni.

Meloni: “Fermezza assoluta contro le mafie”

In occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, celebrata il 21 marzo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affidato ai social un messaggio istituzionale nel quale ha riaffermato il ruolo centrale della lotta alle organizzazioni criminali. “Le mafie sono un nemico dichiarato della nostra democrazia, un’offesa alla dignità della Nazione. Per questo, con assoluta determinazione e fermezza, ribadiamo la nostra condanna ad ogni tipo di mafia e ci impegniamo, ogni giorno, a combatterla”, ha scritto la premier.

Un messaggio chiaro, pubblicato nel giorno in cui in tutta Italia si svolgono manifestazioni promosse dall’associazione Libera per ricordare le vittime di mafia e riflettere sul ruolo delle istituzioni nella lotta alla criminalità organizzata.

Pd e Avs accusano il governo su giustizia e intercettazioni

Nonostante le parole della premier, dalle opposizioni arrivano critiche dure. La capogruppo del Partito democratico alla Camera, Chiara Braga, ha richiamato le radici della democrazia e della libertà, facendo un parallelo simbolico tra il Manifesto di Ventotene e l’impegno antimafia: “Conta la storia, conta sapere chi siamo e chi abbiamo combattuto per avere libertà e democrazia”.

Parole che si inseriscono nel solco tracciato anche da don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, che ha partecipato alla manifestazione principale della giornata. “L’Italia è un Paese non del tutto libero. Il processo di liberazione non è terminato. Gli avversari di oggi si chiamano corruzione, mafia, diseguaglianze, povertà, abuso di potere”, ha dichiarato don Ciotti. E ha aggiunto: “Noi ci riconosciamo nel Manifesto di Ventotene, che porta un soffio di speranza e chiede responsabilità e impegno”.

Sulla stessa linea anche il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs, Angelo Bonelli, che ha messo nel mirino l’operato del governo: “Meloni, che oggi afferma che ‘la mafia va combattuta sempre’, dovrebbe essere meno ipocrita. Il suo governo sta facendo la guerra ai magistrati”. Bonelli ha criticato la recente approvazione in Parlamento della norma che limita a 45 giorni la durata delle intercettazioni per una serie di reati gravi, tra cui omicidio, estorsione, corruzione e violenza sessuale.

Secondo Bonelli, provvedimenti di questo tipo limitano l’efficacia dell’azione giudiziaria contro le mafie. “Come pensa Meloni di combattere la mafia se toglie ai magistrati strumenti fondamentali come le intercettazioni? Se il ministro Nordio ha definito il trojan una ‘porcata’? Se ogni giorno il governo delegittima i magistrati?”, ha domandato il parlamentare.

Tensioni politiche sul tema della legalità

La Giornata contro le mafie, che nasce come momento di unità istituzionale e riflessione civile, si è così trasformata in un nuovo terreno di confronto politico. Il governo rivendica il proprio impegno quotidiano contro la criminalità organizzata, mentre l’opposizione accusa l’esecutivo di voler depotenziare strumenti giudiziari essenziali per la lotta alla mafia.