Scontro Lega-Forza Italia, Salvini minimizza: “Rapporti splendidi”. Schlein attacca: “Governo in guerriglia quotidiana”
Botta e risposta tra vicepremier, accuse incrociate e divergenze sulla politica estera. Meloni prova a tenere unita la coalizione in vista del vertice di Parigi.
Salvini ironizza, ma difende i rapporti con Trump e Vance
“La situazione? I rapporti sono splendidi. Leggo i giornali e sorrido”. Così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha provato a minimizzare le tensioni con Antonio Tajani, dopo giorni di polemiche nella maggioranza. Le sue parole, pronunciate a margine di un evento a Como, arrivano all’indomani dell’intervista di Claudio Durigon a Repubblica, in cui si invitava il ministro degli Esteri a “farsi aiutare” nel rapporto con Washington, perché “è in una posizione difficile”.
Tuttavia, Salvini non rinuncia a intervenire sulla politica internazionale, rivendicando contatti e iniziative. “Emozionante che Russia, Ucraina e Usa si parlino. Dobbiamo accompagnare questo percorso di pace. Ringrazio chi ha riportato dopo tre anni di guerra al tavolo Russia e Ucraina, e quindi il presidente Trump, che ha fatto di più in due mesi che altri in tre anni”, ha detto, lanciando una frecciata implicita all’Unione Europea, assente ai negoziati secondo il leghista.
E ancora: “Faccio il mio lavoro. Sarebbe sorprendente che qualcuno contestasse il fatto che parlo di alta velocità negli Stati Uniti con il vicepresidente Vance, d’acqua con il premier israeliano e di ponte sullo Stretto con le istituzioni europee”.
Forza Italia irritata, ma si tenta la distensione
Le parole del leader della Lega non hanno convinto tutti. L’eurodeputata Susanna Ceccardi ha reagito duramente alle accuse di Tajani, che aveva parlato di “populisti quaquaraquà”: “Quelle affermazioni sono irricevibili. Salvini ha chiamato il suo omologo americano ed è pienamente legittimato a farlo”.
Nel centrodestra si moltiplicano le voci che chiedono di abbassare i toni. Il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, ha invitato a non alimentare divisioni e ha espresso “perplessità condivise” sul piano ReArm Europe promosso da Ursula von der Leyen. Anche il collega alla Camera Riccardo Molinari ha difeso Salvini: “Come vicepremier e capo partito ha il diritto di dialogare con chi vuole”.
Il portavoce di Forza Italia, Raffaele Nevi, ha tentato di raffreddare le tensioni: “Nessun vertice necessario. I leader si sentono e vedono, e non ci sono problemi di fondo. Tajani ha solo voluto dire che vuole un partito serio, non ha definito la Lega un partito di quaquaraquà”.
Schlein attacca: “Governo in guerriglia quotidiana”
Dal fronte dell’opposizione, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha criticato duramente la gestione della maggioranza: “Siamo alla guerriglia quotidiana tra Lega e Forza Italia, e Giorgia Meloni non prende una posizione chiara. Questo governo non sta affrontando le emergenze del Paese, dalla politica estera alla sanità pubblica”.
Secondo Schlein, “la premier naviga a vista, mentre l’Italia avrebbe bisogno di stabilità e coerenza. Il vertice dei ‘volenterosi’ a Parigi, in programma giovedì, arriva in un contesto di evidente fragilità politica”.
A provare a ridimensionare le tensioni anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, che parla di “dialettica fisiologica tra partiti diversi” e di “strada dritta in politica estera”.