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Prodi e il caso Orefici, Nico Stumpo del Pd difende il Prof, “L’ho visto, era la carezza di un nonno. Se fosse stato un uomo gli avrebbe tirato le guance”

L’ex premier difende il suo gesto, parlando di affetto. Ma le polemiche non si placano e il Partito Democratico appare in difficoltà.

Le parole di Romano Prodi dopo il caso

Dopo giorni di silenzio, Romano Prodi è tornato a parlare del gesto che lo ha coinvolto durante un’intervista rilasciata a Lavinia Orefici, inviata di Quarta Repubblica. L’episodio, avvenuto sabato, ha acceso una durissima polemica: secondo la giornalista, l’ex premier le avrebbe tirato i capelli dopo una risposta stizzita a una domanda sul Manifesto di Ventotene.

Prodi, intervenuto a DiMartedì, ha spiegato la sua versione dei fatti: “È stato un gesto d’affetto, scambiato per un’aggressione”. Al suo fianco, il giornalista Massimo Giannini ha parlato di “paternalismo e pedagogismo”, tentando di inquadrare l’episodio come una reazione impulsiva da leggere in chiave simbolica.

Il Pd minimizza. Ma le critiche non mancano

Il Partito Democratico, già sotto pressione dopo le dichiarazioni di Fausto Bertinotti su Giorgia Meloni, appare ora in difficoltà. Se da una parte molti esponenti minimizzano l’accaduto, dall’altra il silenzio assordante di Prodi nei giorni successivi ha alimentato le critiche.

Il deputato Nico Stumpo, intervistato a Calibro 8 su Radio Cusano Campus, ha fornito una lettura alternativa: “Mi sembra che si stia montando un caso. L’ha toccata come un nonno che fa una carezza a una giovane che, forse, avrebbe dovuto rileggere la storia”. E ancora: “Non penso che Prodi avesse in mente un atto sessista. Se fosse stato un ragazzo, gli avrebbe tirato le guance”.

Secondo Stumpo, la vera causa della tensione sarebbe “l’uso improprio del Manifesto di Ventotene da parte della Meloni”, documento “che non è di queste ore ma che fu scritto da internati del fascismo, immaginando un’Europa diversa”.

Le reazioni fuori dal perimetro politico

Non mancano però reazioni critiche esterne al Pd. Daniele Capezzone, nella sua videorubrica Occhio al cambiamento, ha definito il comportamento di Prodi “intollerabile” e “insopportabile”, paragonando l’ex premier a “un maestro che si rivolge con condiscendenza a una bambina tonta”.

Il video dell’interazione tra Prodi e Orefici, diffuso da Quarta Repubblica, continua a fare il giro dei social. In molti chiedono ancora oggi delle scuse ufficiali da parte dell’ex premier, che però non sono arrivate.