Conte nella bufera per l’appello agli ebrei italiani: “Lo dico a tutti gli amici ebrei: dovete dissociarvi da Israele, perché il silenzio diventa complicità”
Le dichiarazioni di Giuseppe Conte su Gaza e Israele scatenano un’ondata bipartisan di critiche per l’appello rivolto agli ebrei italiani a dissociarsi.
Le frasi su Gaza e l’appello agli ebrei italiani
Durante una diretta social del 25 marzo, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha commentato la situazione in Medio Oriente, criticando apertamente le azioni del governo israeliano a Gaza e in Cisgiordania. In particolare, l’ex premier ha affermato: “Stiamo assistendo a uno sterminio. Questa è una piaga che rimarrà nella storia, nella coscienza collettiva di Israele. Lo dico a tutti gli amici ebrei: dovete dissociarvi, perché il silenzio diventa complicità”. Conte ha inoltre attaccato il governo guidato da Giorgia Meloni, accusandolo di non aver imposto sanzioni a Benjamin Netanyahu né un embargo sulle forniture militari a Israele: “Il governo italiano è vergognoso su questo fronte. Il silenzio è connivenza”.
L’accusa di Malan: “Parole gravissime e pericolose”
Le parole di Conte hanno suscitato la dura reazione del centrodestra. Il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, ha denunciato un attacco deliberato alla comunità ebraica: “Incolpare gli ebrei in generale per quanto fa il governo israeliano è un atto di razzismo pericoloso. Conte ha affermato che chi non si dissocia è complice: un messaggio che espone ogni ebreo italiano al rischio di essere considerato bersaglio”. Malan ha anche ricordato l’attentato del 1982 al Tempio Maggiore di Roma, citando Ariela Piattelli, direttrice della rivista Shalom: “Affermazioni simili armarono moralmente la mano di chi uccise un bambino di due anni”.
Critiche anche dal centrosinistra
Le polemiche non sono mancate neppure tra gli esponenti del centrosinistra. Daniele Nahum, ex Pd e oggi consigliere comunale di Azione a Milano, ha definito le dichiarazioni “lesive della dignità dei cittadini italiani di fede ebraica”: “Chiedere una dissociazione collettiva è discriminatorio. In una democrazia liberale la responsabilità è individuale, non siamo in Russia”. Nahum ha invitato Conte a ritrattare e scusarsi formalmente: “Termini impropri come ‘sterminio’ alimentano odio e mettono a rischio la sicurezza dei cittadini ebrei. Serve rispetto e condanna di ogni discriminazione”.