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Mughini vicino a Sgarbi: “È uno che vive d’eccessi, ma gli voglio bene”

Lo scrittore racconta l’amicizia con Vittorio Sgarbi, oggi ricoverato e in lotta contro la depressione: “È uno che vive d’eccessi, ma gli voglio bene”

“Litigavamo in tv, ma gli sono amico”

Non è tempo di rinfocolare vecchie polemiche. Giampiero Mughini, intervistato dal Corriere della Sera, ha voluto mandare un messaggio di vicinanza a Vittorio Sgarbi, ricoverato al Gemelli di Roma per problemi di salute e alle prese con una grave forma di depressione. “Sciocchezze, erano solo sciocchezze”, liquida Mughini le celeberrime liti televisive con il critico d’arte, diventate iconiche soprattutto dopo il celebre scontro al Maurizio Costanzo Show.

Voglio fargli gli auguri più fraterni, lo considero un amico e tutta la famiglia Sgarbi è a me cara”, ha aggiunto lo scrittore, che non nasconde l’ammirazione per il carisma del collega: “Vittorio gioca pesante con la sua vita, così come con la cultura, con l’intelligenza, con la sua energia”.

“Una volta uscimmo a mezzanotte: per lui la notte era un nuovo giorno”

Nel ricordare l’intensità della vita di Sgarbi, Mughini ha rievocato un episodio emblematico: “Una volta andai a cena da lui, la cena finì alle undici e lui mi propose di uscire. Io ero stanco morto, ma per lui iniziava, di notte, un’altra giornata”. Un’aneddotica che restituisce il ritratto di un uomo instancabile, quasi ossessivamente attivo, anche nelle ore in cui il mondo si ritira.

Quanto ai noti scatti d’ira di Sgarbi, lo scrittore spiega: “Io non li ho mai avuti, lui sì. Per forza ci ho discusso, non ne potevo fare a meno, ma per me finivano in quell’istante preciso, perché di Vittorio ho stima assoluta”.

“Per uscire dalla depressione serve forza, e lui ce l’ha”

In chiusura, una riflessione personale sulla depressione, che Mughini ha vissuto in prima persona: “Io ho avuto una crisi depressiva, non è piacevole. Ne sono uscito un po’ con le pillole, un po’ mettendoci del mio”. Ma per Sgarbi, la via d’uscita potrebbe essere diversa: “Lui si nutre dell’eccesso. Non è facile dirlo, ma gli auguro di ritrovare quella forza che ha sempre avuto”.