Italia & Dintorni

Bersani difende Prodi e attacca Meloni: ““Prodi è stato indelicato, ma Meloni ha ridicolizzato la storia”

L’ex segretario del Pd commenta il caso Prodi-Orefici e richiama l’articolo 42 della Costituzione sulla proprietà privata: “Non è una provocazione, è legge”

“Prodi è stato indelicato, ma Meloni ha ridicolizzato la storia”

Pier Luigi Bersani, ospite a Otto e mezzo su La7, interviene sul caso che ha coinvolto Romano Prodi e la giornalista di Rete 4, Lavinia Orefici, dopo la discussa reazione dell’ex premier a una domanda sul Manifesto di Ventotene. “Prodi ha fatto un gesto da nonno, ma la giornalista non è sua nipote”, ammette Bersani, sottolineando che “c’è stato certamente qualcosa di indelicato e sbagliato”.

“La Meloni ironizza, ma l’articolo 42 dice esattamente quel che scrisse Rossi”

Nel merito della polemica sul contenuto del Manifesto, Bersani ha voluto replicare direttamente sia alla premier Giorgia Meloni, che ha ironizzato sull’idea di limitare la proprietà privata, sia alla giornalista che ha posto la domanda a Prodi: “Ernesto Rossi ha scritto che, a seconda delle circostanze, la proprietà privata potrà essere abolita, corretta o limitata. È esattamente quello che dice l’articolo 42 della Costituzione”.

Bersani ha ricordato: “Non abbiamo forse nazionalizzato la produzione elettrica?” – e ha criticato l’uso strumentale del Manifesto fatto dalla presidente del Consiglio, definendolo “una vergogna”.

“Trappola comunicativa? No, qui si sputa sulla Costituzione”

L’ex segretario del Partito democratico ha anche respinto le accuse secondo cui la sinistra sarebbe caduta nella “trappola comunicativa” della premier: “Il giorno che questi sputano sulla Costituzione, cosa gli devo dire?”. E ha concluso ricordando che Altiero Spinelli e Ernesto Rossi, autori del Manifesto, pagarono con anni di carcere e confino per aver espresso le loro idee: “Meloni ridicolizza una persona che ha fatto nove anni di galera e quattro di confino per aver solo pensato e detto ciò che pensava”.