Malore nella notte per Davide Lacerenza: sospetto ictus durante i domiciliari
L’ex titolare della Gintoneria, ai domiciliari per gravi reati, è stato ricoverato al Policlinico di Milano per un improvviso malore di natura neurologica.
Il ricovero d’urgenza nella notte
Paura nella notte per Davide Lacerenza, 59 anni, ex volto noto della movida milanese e oggi ai domiciliari con accuse pesanti. Intorno alle 4 del mattino tra 31 marzo e 1° aprile, Lacerenza ha accusato un malore improvviso nella sua abitazione in viale Lunigiana, a Milano.
Secondo quanto emerso, il personale del 118 intervenuto sul posto ha rilevato sintomi neurologici compatibili con un ictus, decidendo il trasferimento immediato presso il reparto di Neurologia del Policlinico di Milano. Le sue condizioni sarebbero stabili: l’uomo è cosciente e ha parlato con il suo avvocato, Liborio Cataliotti.
Le accuse e i problemi di salute
Dal 4 maggio 2023, Lacerenza si trova agli arresti domiciliari per autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, oltre che per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Insieme a lui risultano indagati anche la sua ex compagna Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, e Davide Ariganello, loro collaboratore.
Durante le prime fasi dell’inchiesta, l’avvocato Cataliotti aveva già richiesto per il suo assistito l’inserimento in un programma di disintossicazione, motivando l’istanza con gravi problemi di tossicodipendenza: “Un percorso che aveva iniziato, ma purtroppo abbandonato. Speriamo che questa lezione gli serva quantomeno per riprenderlo”, aveva dichiarato il legale durante l’interrogatorio di garanzia.
Le prossime valutazioni mediche e legali
Nelle prossime ore i medici valuteranno le reali condizioni cliniche del 59enne e l’eventuale necessità di prolungare il ricovero o predisporre una struttura idonea per la riabilitazione. Anche sotto il profilo giudiziario, il malore potrebbe incidere sulla gestione dei domiciliari e sulle future decisioni del giudice.
L’indagine che coinvolge Lacerenza, Nobile e Ariganello resta comunque aperta, con la magistratura che continua a valutare le responsabilità emerse nel corso delle perquisizioni e delle intercettazioni.