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Feltri contro i giudici: “La condanna a Le Pen è politica. Io non credo più nella giustizia”

A L’Aria che Tira, Vittorio Feltri attacca il sistema giudiziario francese e italiano dopo lo stop a Marine Le Pen. “Così si manipola la democrazia”.

Feltri contro i giudici: “Le Pen era destinata a vincere”

È un Vittorio Feltri senza freni quello intervenuto il 1° aprile a L’Aria che Tira, su La7, per commentare la recente condanna di Marine Le Pen. Secondo il direttore editoriale de Il Giornale, la decisione del tribunale francese, che ha reso ineleggibile la leader del Rassemblement National, “ha tutto il sapore di una manovra politica”.

Secondo tutti i sondaggi, Le Pen era destinata a vincere le presidenziali, e improvvisamente interviene la magistratura a bloccarla. Vi sembra normale? A me no”, ha detto Feltri. Il giornalista ha puntato il dito contro un sistema giudiziario che, a suo dire, “non paga mai per i propri errori”. E ha rilanciato una delle sue battaglie storiche: “I giudici sbagliano e non rispondono mai. Paghiamo noi cittadini”.

Il paragone con il caso Stasi: “Giustizia senza prove”

Feltri ha poi spostato il discorso in Italia, facendo riferimento al caso Stasi: “È stato assolto e poi condannato, sempre senza prove certe. Ditemi se questa è giustizia”. Un caso che, per il giornalista, rappresenta un emblema della “deriva giudiziaria” anche nel nostro Paese.

A chi gli ha chiesto un commento sulle parole del Cremlino, che ha parlato di “violazione della democrazia” dopo la sentenza contro Le Pen, Feltri ha risposto con distacco: “Non è questione di lezioni da Mosca. Il problema è quando la giustizia mette piede nella politica. Allora sì che succedono disastri”.

“Non credo più nella giustizia. Né italiana né francese”

Il momento più duro arriva nel finale, quando Feltri sbotta: “Io non credo nella giustizia, non so se è chiaro. Né in quella italiana né in quella francese”. E insiste: “Quando la giustizia si occupa di politica, il caos è assicurato. Non è più magistratura, è potere”.

Secondo Feltri, il caso Le Pen dimostra quanto la giustizia possa influenzare il risultato politico, con un impatto immediato e profondo: “La presunzione d’innocenza? Azzerata. Condanna in primo grado, e già fuori gioco. Questa non è democrazia”.