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Ilaria Salis contro Le Pen: “Estrema destra è una truffa”. Ma il web non ci sta “E quei 90 mila euro all’Aler?”

Duro attacco di Ilaria Salis a Marine Le Pen dopo la condanna. Ma sui social scoppia la polemica per il passato da occupante abusiva a Milano.

Il post contro Le Pen dopo la condanna

Non è passato inosservato il commento di Ilaria Salis sulla condanna dell’eurodeputata francese Marine Le Pen, dichiarata ineleggibile dopo la sentenza del tribunale di Parigi per appropriazione indebita di fondi pubblici. La leader del Rassemblement National non potrà candidarsi alle prossime elezioni presidenziali.

Come sempre si presentano come gli onesti salvatori della patria, ma sono i primi a rubare dalle tasche della gente. L’estrema destra è la solita truffa, politica ed economica!” ha scritto Salis su X (ex Twitter), aggiungendo l’hashtag #LePen.

Un attacco frontale, in linea con la linea politica portata avanti dall’eurodeputata di Alleanza Verdi-Sinistra, che nei mesi scorsi ha più volte contestato le destre europee accusandole di ipocrisia e autoritarismo.

La replica degli utenti: “E quei 90 mila euro all’Aler?”

Il post ha però scatenato una valanga di reazioni, molte delle quali critiche nei confronti della stessa Ilaria Salis. Diversi utenti hanno riportato la vicenda della casa popolare Aler a Milano, che l’eurodeputata avrebbe occupato abusivamente per anni, accumulando – secondo quanto riportato – un debito superiore a 90.000 euro.

Scusa Ilaria Salis, a proposito, ci sarebbero quei 90.000 euro da saldare all’Aler”, scrive un utente, allegando i presunti cedolini di pagamento mai effettuati. E ancora: “Che coraggio. Vorrei averla io nella vita la sua faccia tosta”, “Fa ridere che proprio lei parli di soldi pubblici”.

Dalle occupazioni al Parlamento europeo

Sotto attacco anche il percorso politico di Salis, diventata simbolo della battaglia contro le condizioni delle carceri ungheresi dopo il suo arresto per violenza in manifestazione. Candidata con AVS alle elezioni europee, è oggi europarlamentare a Bruxelles.

Ma molti internauti ricordano la rapida ascesa, parlando apertamente di “candidatura scudo” per evitare il processo in Ungheria. “Detto da una che si è fatta candidare per evitare un processo e ora vive a carico dei contribuenti”, accusa un altro utente. Il riferimento è al fatto che l’immunità parlamentare ottenuta da Salis le ha permesso di lasciare il carcere.

Mentre il post su Le Pen fa ancora discutere, resta il silenzio di Salis sulle accuse legate alla vicenda Aler, che continua ad alimentare critiche e sospetti sull’eurodeputata.