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DiMartedì, Conte a muso duro contro De Angelis, “Vuole iscriversi al partito delle armi”

Scontro acceso a DiMartedì tra Giuseppe Conte e il vicedirettore di HuffPost Alessandro De Angelis. Il leader M5s: “La verità? Questa guerra è già persa”

ROMA – Duello teso nello studio di DiMartedì su La7, dove il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha ribadito la sua contrarietà al riarmo europeo e alla linea dura sull’Ucraina. A far esplodere il confronto è stata una domanda del vicedirettore dell’HuffPost, Alessandro De Angelis, che ha evocato le dichiarazioni di Donald Trump su Putin: “Se lei fosse un cittadino dell’Estonia o della Moldavia, non sentirebbe il bisogno di una deterrenza fatta anche di armi?”.

Conte non si è fatto attendere:

Se oggi sull’Ucraina piovono le bombe è anche colpa del partito trasversale delle armi, al quale lei d’onore vuole iscriversi…”.

Ma il conduttore Giovanni Floris lo interrompe subito:

“No però, quando uno fa le domande, fa le domande. Non delegittimiamo gli interlocutori”.

L’ex premier tira dritto:

“Sono tre anni che siamo accusati di tutto, ma il fallimento è di chi ha sostenuto che questa guerra si potesse vincere. I cittadini sono stati illusi con previsioni tutte sbagliate: che l’economia russa sarebbe crollata, che Putin sarebbe caduto, che la controffensiva ucraina avrebbe avuto successo. Nulla di tutto questo è accaduto”.

“Noi condanniamo Putin, ma serve una via negoziale”

Alla domanda diretta su Vladimir Putin, Conte chiarisce:

Lo abbiamo condannato fin dall’inizio. E siamo stati favorevoli ai primi aiuti militari all’Ucraina, perché era un Paese aggredito. Ma adesso la verità è sotto gli occhi di tutti: questa guerra non si potrà mai vincere militarmente. Lo dicono i generali e gli strateghi, non solo il Movimento 5 Stelle”.

Una posizione netta, che mette ancora una volta il M5s in rotta di collisione con le altre forze politiche e con la linea ufficiale del governo. E che rende sempre più difficile il dialogo con i potenziali alleati del cosiddetto campo largo.