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Otto e mezzo, scontro Travaglio-Bocchino su Meloni: “Si sta berlusconizzando”, “Ha preso solo i pregi”

A Otto e mezzo scintille tra Marco Travaglio e Italo Bocchino su Giorgia Meloni e il suo rapporto con l’eredità politica di Silvio Berlusconi.

Travaglio: “La Meloni ha assorbito il berlusconismo”

Durante la puntata di lunedì 1 aprile del talk show Otto e mezzo su La7, condotto da Lilli Gruber, il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, ha espresso una posizione netta sull’evoluzione politica della premier Giorgia Meloni. Alla domanda se in Fratelli d’Italia sia cambiata l’idea di legalità, anche in relazione alla riforma della giustizia promossa da Carlo Nordio, Travaglio ha risposto senza mezzi termini: “Giorgia Meloni si sta indubbiamente berlusconizzando: si era distanziata da Berlusconi fino a pochi anni fa, ma adesso ha assorbito perfettamente il berlusconismo. Berlusconi sta vincendo anche nella destra post fascista, nonostante sia morto”.

Il giornalista ha sottolineato che il cambiamento è legato alla coalizione con Forza Italia e Lega, entrambi schieramenti storicamente su posizioni definite “berlusconiane” in materia di giustizia: “Certo che è cambiata – spiega Travaglio – perché la Meloni governa in coalizione con Forza Italia e con la Lega, che hanno posizioni sulla giustizia totalmente berlusconiane”.

Il ruolo di Nordio e le origini di Fratelli d’Italia

Travaglio ha ricordato anche le origini di Fratelli d’Italia: “Non dimentichiamo che Fratelli d’Italia nasce nel 2012 come una costola dissidente del Popolo delle Libertà: adesso si ritrova con questi qua al governo e a mano a mano sta assorbendo il berlusconismo”.

Sulla nomina di Nordio al Ministero della Giustizia, ha aggiunto: “Meloni ha nominato come ministro della Giustizia Carlo Nordio, dopo uno scontro durissimo con Berlusconi che voleva la Casellati. Risultato: c’è un ministro ancora più berlusconiano della Casellati con il paradosso che però l’ha mandato in Parlamento e al dicastero della Giustizia la Meloni”.

Bocchino: “Ha preso l’eredità di Berlusconi senza i suoi difetti”

In disaccordo Italo Bocchino, che ha difeso l’operato della premier, distinguendo tra l’eredità politica e gli aspetti critici del berlusconismo: “Giorgia Meloni è erede del berlusconismo, anzi ha vinto perché è riuscita a prendere l’eredità di Berlusconi ma senza le distorsioni del berlusconismo che sono quelle che noi contestavamo: conflitto d’interesse e problemi giudiziari”.

Bocchino ha anche aggiunto: “Giorgia Meloni non è attaccabile dal punto di vista personale, perché nessuno può immaginare che fra due mesi scoppi un caso giudiziario su di lei, né ha conflitti interessi per la vita che fa, quindi può avere i pregi del berlusconismo senza i suoi difetti”.

Il botta e risposta finale

A quel punto, il confronto tra i due è diventato più acceso, con Travaglio che ha replicato in tono ironico: “Quindi è un’aggravante. Meloni si sta berlusconizzando perché ci crede, non perché deve difendersi”. Immediata la risposta di Bocchino: “Per te è un’aggravante, per me è un’attenuante. Giorgia Meloni crede che l’arbitro non debba crescere insieme al capitano di una delle due squadre”.

Chiusura nuovamente affidata a Travaglio: “No, crede che tutte le volte che uno di centrodestra venga perseguito a livello giudiziario sia un complotto”.