“Miracolo” sul lungomare di Bari: donna in carrozzina si alza e cammina dopo visita all’Inps
Un maresciallo dei carabinieri in congedo assiste a una scena che lascia spazio a molti dubbi e riflessioni sulle certificazioni di invalidità
La scena davanti alla sede Inps
BARI – Una Fiat Punto parcheggiata sulle strisce blu, un uomo di mezza età che attende con fare impaziente, due donne che escono dalla sede Inps: la scena, raccontata dal maresciallo dei carabinieri in congedo Saverio Santoniccolo, si è svolta nei giorni scorsi sul lungomare del capoluogo pugliese, nei pressi degli uffici per il riconoscimento dell’invalidità civile. Ed è diventata virale dopo la dettagliata e indignata cronaca pubblicata dallo stesso Santoniccolo sui social.
Il protagonista involontario della vicenda è proprio il maresciallo in congedo, in attesa di parcheggiare. Davanti alla sua auto, l’uomo alla guida della Punto attende due signore, “verosimilmente madre e figlia”, una delle quali in sedia a rotelle. Quando le donne escono dall’edificio, l’uomo si avvicina e, parlando in dialetto barese, chiede: “Com’è andata?”. La risposta della donna che spinge la carrozzina è chiara: “Alla grande, è andata bene!”
L’imprevisto finale
A quel punto, tutto sembra rientrare nella normalità: la visita medica è andata bene, e si presume che alla donna sulla sedia a rotelle sia stato riconosciuto un grado di invalidità. Ma secondo quanto racconta Santoniccolo, quella che appare una disabile motoria si alza in piedi con slancio e si accomoda sul sedile posteriore dell’auto, mentre l’uomo carica la carrozzina nel bagagliaio e si mette alla guida.
“Mi ha lasciato allibito la disinvoltura con cui si è alzata e si è infilata in macchina. Nessuna difficoltà, nessuna esitazione”, scrive l’ex carabiniere, che osserva l’intera scena con la lente dell’esperienza investigativa. La chiusura è amara: “Una storia triste italica. E i disabili veri pagano le conseguenze”.
Tra indignazione e cautela
La denuncia, che ha trovato ampio eco online, ha sollevato un acceso dibattito tra chi grida alla truffa ai danni dello Stato e chi invita alla cautela, ricordando che esistono numerose patologie compatibili con l’uso della sedia a rotelle in modo intermittente. Alcuni disabili, infatti, pur essendo in grado di camminare brevemente, hanno bisogno della carrozzina per gli spostamenti più lunghi o in presenza di ostacoli architettonici.
La riflessione del maresciallo, tuttavia, pone un tema serio: quello della credibilità delle certificazioni di invalidità e delle verifiche necessarie per evitare che i benefici vengano concessi a chi non ne ha diritto, con conseguente danno economico e morale a chi invece vive quotidianamente con una disabilità vera.