Fratelli d’Italia primo partito con il 29,7%. M5S perde la terza posizione. La Lega cresce lievemente. Meloni resta la leader più apprezzata.
Situazione pressoché immutata nella classifica dei partiti italiani, secondo l’ultima rilevazione Dire-Tecnè, effettuata tra il 2 e il 3 aprile. Fratelli d’Italia si conferma prima forza con il 29,7% dei consensi, in calo di appena lo 0,1% su base mensile ma stabile rispetto alla settimana precedente.
Alle sue spalle, il Partito Democratico resta al 22,3%, segnando lo stesso lieve calo mensile (-0,1%) ma senza variazioni settimanali. In terza posizione si piazza ora Forza Italia, che tocca l’11,5%, in crescita di 0,2% sul mese, ma ferma rispetto a sette giorni fa.
Scivola al quarto posto il Movimento 5 Stelle, che perde 0,2% nella settimana e si attesta all’11,3%. Il sondaggio, però, è stato condotto prima della manifestazione contro il riarmo promossa dal M5S, evento che potrebbe influenzare i prossimi rilevamenti.
Tra i partiti minori, la Lega guadagna uno 0,1% nella settimana, raggiungendo l’8,3%, con una crescita mensile di 0,2%. Il dato arriva nel giorno della rielezione di Matteo Salvini come segretario del partito fino al 2029.
Stabili o con variazioni minime gli altri partiti: Alleanza Verdi e Sinistra al 6% (+0,1%), Azione al 2,9% (-0,1%), Italia Viva al 2,1% (-0,1%) e +Europa all’1,9% (+0,1%).
Sul fronte dei leader, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni conserva il primo posto con un consenso del 46%, in leggero calo mensile (-0,2%) ma invariato nell’ultima settimana. Al secondo posto si conferma il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani con il 39,3% (+0,1% nel mese).
Segue la segretaria del PD Elly Schlein, che si attesta al 30,4% (-0,1% settimanale, -0,3% mensile), tallonata dall’ex premier Giuseppe Conte, che si ferma al 30% (-0,2%).
Più distanziati Matteo Salvini con il 26,5% (+0,2%), Emma Bonino al 20,3% (-0,1%) e Carlo Calenda al 19% (-0,1%). Chiudono Angelo Bonelli (16%), Nicola Fratoianni (15,7%) e Matteo Renzi, che sale al 14,2% (+0,1%).
Lieve miglioramento anche per la fiducia nel governo: il consenso verso l’esecutivo guidato da Meloni sale al 41,8% (+0,2%), mentre cala dello 0,1% la quota di chi dichiara di non avere fiducia, ora al 50,4%. Gli indecisi si riducono al 7,8% (-0,1%).