Appendino contro Vannacci, scontro acceso a Rai Tre: “Finto pacifista, pro austerità”, il generale “Lei trasfigura la realtà”
Duro botta e risposta tra l’eurodeputato leghista e la parlamentare M5S su guerra, dazi e politiche europee. Vannacci accusa l’UE, Appendino attacca la Lega.
Duello a distanza tra Lega e 5 Stelle su Rai Tre
Lo scontro tra Movimento 5 Stelle e Lega continua ad alimentarsi, e questa volta è andato in scena in diretta tv, nella trasmissione Lo Stato delle Cose condotta da Massimo Giletti su Rai Tre. Protagonisti di un acceso confronto sono stati Roberto Vannacci, eurodeputato leghista, e Chiara Appendino, deputata del M5S.
Il tema al centro del dibattito era l’impatto dei nuovi dazi americani e le risposte dell’Italia e dell’Unione europea. Ma le divergenze tra i due esponenti politici hanno rapidamente oltrepassato l’argomento economico, trasformandosi in un duello ideologico che ha evidenziato la distanza ormai strutturale tra le due forze politiche.
Appendino: “Vannacci è un finto pacifista”
La prima a colpire è stata Appendino, che ha attaccato duramente l’ex generale, oggi volto di punta della Lega: “Un finto pacifista che a parole urla ma poi in Europa cala la testa”. L’ex sindaca di Torino ha messo in discussione la coerenza di Vannacci, accusandolo di aver rinnegato le battaglie contro l’austerità: “Quel Vannacci che si scagliava contro l’austerità oggi condivide Giorgetti, che ha accettato il patto di stabilità. E la Lega ha sempre votato per l’invio delle armi in Ucraina”.
Appendino ha dunque definito l’eurodeputato “pro austerità”, mettendo in dubbio la sua posizione ufficiale: “Adesso sappiamo chi abbiamo di fronte: un finto pacifista che ha cambiato linea politica”.
Vannacci: “Non sono dogmatico, ma pragmatico”
Pronta la replica di Vannacci, che ha rigettato le accuse, sottolineando: “Non mi sono mai definito pacifista. Credo che questa guerra non convenga a nessuno e debba finire. Io non sono dogmatico, sono pragmatico”. L’eurodeputato leghista ha poi accusato la sua interlocutrice di “trasfigurare la realtà”, invitandola a un confronto più aderente ai fatti.
Il generale ha inoltre spostato l’attenzione sull’Unione europea, lanciando un attacco alle politiche comunitarie dell’ultimo decennio: “La crisi attuale non sono i dazi di Trump, ma le politiche scellerate dell’Europa, sostenute proprio dal Movimento 5 Stelle”.
Un confronto teso che ha dimostrato ancora una volta la profonda frattura tra la visione sovranista della Lega e quella pacifista e post-austerità del M5S, in un clima politico sempre più segnato da divergenze ideologiche insanabili.
“Qua parliamo di cose che ancora devono succedere e invece la crisi è attuale. E la crisi attuale non sono i dazi di Trump, ma sono le politiche scellerate che ha fatto l’Europa negli ultimi dieci anni sostenuti dal Movimento 5 Stelle”, ha detto Vannacci.