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Trump impone i dazi, Boccia attacca Meloni: “Con lei siamo finiti nei guai. La Premier sembra Don Abbondio”

Il capogruppo del Pd al Senato accusa la premier: “Silenziosa e divisa. Invece di tutelare le imprese, si fa dettare la linea da Trump”

Francesco Boccia non usa mezzi termini per commentare l’impatto dei dazi imposti da Donald Trump all’Europa e la gestione della crisi da parte del governo italiano. In un’intervista rilasciata dopo l’escalation commerciale voluta dall’ex presidente Usa, il capogruppo dem al Senato punta il dito contro Giorgia Meloni, accusandola di debolezza e ambiguità.

“I dazi? Un boomerang per chi ha puntato tutto su Trump”

E meno male che Giorgia Meloni era amica di Trump”, ironizza Boccia, sottolineando come il governo abbia confidato in un rapporto privilegiato che si è rivelato controproducente: “Il principe dei nazionalisti ha fatto saltare gli schemi del mercato globale. Prima ha colpito Messico e Canada, poi la Cina e infine l’Europa. Con il suo calcolo, se l’Italia fosse stata fuori dall’Unione europea, ci saremmo beccati una tariffa del 24% invece che del 20. La Ue ci ha protetti”.

“Meloni in silenzio, Salvini fedele a Trump, Tajani sussurra”

Secondo Boccia, l’Italia ha perso tempo proprio per il legame ideologico tra parte della maggioranza e Trump. “In Spagna, Sanchez ha stanziato 14 miliardi per difendere i settori colpiti. Noi? Nulla. Eppure le nostre imprese stanno soffrendo. L’unico messaggio del governo è stato: non reagiamo”.

Il capogruppo dem individua tre posizioni nel governo: “Salvini fedele a Trump, Tajani che fa l’europeista sottovoce, Meloni sempre più muta. Ma così non si tutela il sistema produttivo”.

“Se va da Trump per l’Italia, fa un altro danno all’Europa”

Critico anche sulla missione del 16 aprile a Washington, Boccia teme che Meloni vada per conto dell’Italia e non dell’Ue: “Se così fosse, sbaglierebbe ancora. In un momento del genere serve compattezza europea, non negoziazioni solitarie. Altrimenti, oltre al danno, subiremmo anche un’umiliazione”.

Quanto alla strategia più efficace, il senatore propone una doppia mossa: “La Commissione Ue deve stilare una lista di dazi su beni americani e subito dopo aprire una trattativa per azzerare reciprocamente le tariffe. Si può partire colpendo le Big Tech, i settori più sensibili per gli Usa”.

“Il protezionismo americano farà crollare Trump”

Infine, Boccia si dice convinto che la politica economica di Trump sia destinata al fallimento: “Se chiude il mercato Usa nei fili spinati del protezionismo, saranno l’economia e la finanza americane a farlo cadere. L’Europa non deve seguirlo, ma mostrarsi unita per resistere e reagire”.