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La nuova strategia di Giorgia Meloni: “25 miliardi per imprese e lavoro contro l’impatto dei dazi”

Con la revisione del Pnrr e dei fondi di coesione, il governo punta a sostenere il sistema produttivo colpito dai dazi Usa. Disponibili fino a 25 miliardi di euro.

Nuova strategia post-dazi: Meloni annuncia la riprogrammazione delle risorse

ROMA – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato, durante un incontro a Palazzo Chigi con le categorie economiche, una riprogrammazione significativa delle risorse europee per far fronte all’impatto economico dei dazi annunciati dagli Stati Uniti. L’obiettivo dichiarato è proteggere lavoratori e imprese italiane, soprattutto nei settori più esposti.

Nel dettaglio, il governo ha individuato circa 14 miliardi di euro nell’ambito del Pnrr italiano che potranno essere rimodulati per potenziare occupazione e produttività. A questi si aggiungono 11 miliardi di euro derivanti dalla recente revisione delle politiche di coesione, approvata dalla Commissione Europea su proposta del vicepresidente Raffaele Fitto.

Meloni: “Risorse da destinare al lavoro e al tessuto produttivo”

Una ulteriore opportunità che intendiamo cogliere – ha spiegato Meloni – è quella della revisione della politica di coesione: circa 11 miliardi possono essere riprogrammati a favore di imprese, lavoratori e settori colpiti. Anche in questo caso la riprogrammazione sarà definita d’intesa con la Commissione Europea”.

La premier ha ricordato che la Commissione ha invitato i Paesi membri a modificare i propri Piani nazionali di ripresa per adeguarli al mutato contesto economico, senza però ridurre l’ambizione degli obiettivi. “Parallelamente, la Commissione ha avviato la riprogrammazione delle politiche di coesione che, in complementarietà con il Pnrr, potranno sostenere il sistema produttivo”, ha aggiunto Meloni.

Piano sociale per il Clima: altri 7 miliardi in arrivo

In chiusura, la presidente del Consiglio ha parlato anche del Piano sociale per il Clima, in fase di definizione, che prevede misure specifiche per microimprese e famiglie. L’Italia potrà accedere a circa 7 miliardi di euro nell’ambito dei 54 miliardi complessivi stanziati dall’Unione Europea per il periodo 2026-2032.

Anche questa è una risorsa che possiamo mobilitare per sostenere la transizione energetica e ridurre i costi dell’energia”, ha dichiarato Meloni, ricordando che il piano è attualmente oggetto di consultazione pubblica.

Collaborazione con le categorie produttive

Meloni ha infine ribadito la volontà di lavorare a stretto contatto con le realtà produttive: “Come già fatto nel 2023, vogliamo che la riprogrammazione sia il frutto di un lavoro di ascolto e collaborazione con le imprese. Solo così possiamo dare risposte tempestive e concrete alle sfide attuali”.

Con la possibilità di mobilitare fino a 25 miliardi di euro, l’esecutivo punta a contenere l’impatto delle tensioni commerciali internazionali e a rafforzare la tenuta dell’economia italiana nel medio periodo.