Dazi Usa, scontro in tv tra Furfaro, Farinetti e Al Bano: “60mila lavoratori a rischio, il governo ci manda al McDonald’s”
A È sempre CartaBianca si accende il confronto tra politici, imprenditori e artisti: al centro del dibattito l’impatto delle misure commerciali americane.
Furfaro: “60mila lavoratori a rischio, il governo ci manda al McDonald’s”
Marco Furfaro, deputato del Partito Democratico, lancia un allarme chiaro durante il talk È sempre CartaBianca condotto da Bianca Berlinguer su Rete 4: «In questo Paese ci sono 60mila lavoratori, 25mila imprese e 6 miliardi di export a rischio». Secondo l’esponente dem, la responsabilità sarebbe da attribuire a chi in Italia «ha tifato un signore che ha messo il cappio all’economia italiana», riferendosi alle scelte del presidente americano Donald Trump.
Furfaro attacca anche Antonio Tajani, accusando il governo di incoerenza: «Il ministro degli Esteri ci ha detto che dobbiamo puntare al dazio zero-zero e comprare prodotti americani. Praticamente, il ministero del Made in Italy ci consiglia di rinunciare al prosciutto di Parma per andare al McDonald’s». Le sue parole scatenano il dibattito in studio, dove è presente anche Mario Giordano. A lui Furfaro replica: «Ci vada lei al McDonald’s».
Farinetti ridimensiona: “I prodotti italiani di alta gamma reggeranno”
A controbilanciare i toni del parlamentare dem interviene Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, che invita a non esagerare con l’allarmismo. «Non è un dramma così grande. I dazi colpiscono il 20% dei beni, ma noi vendiamo prodotti di alta gamma. I vini normali li trovano già altrove», spiega l’imprenditore. La sua posizione è più cauta: secondo lui, la qualità dell’offerta italiana continuerà a trovare spazio anche sul mercato americano, nonostante l’aggravio fiscale.
Al Bano: “Serve dialogo, non scontri”
A fare da mediatore nel confronto arriva anche Al Bano, presente in qualità di produttore di vino e olio. La sua posizione è chiara: «Bene sta facendo Giorgia Meloni ad andare da Trump. L’unica via possibile è il dialogo, perché con la violenza ottieni solo violenza. Mi auguro che sia una situazione aggiustabile».
La discussione, tra preoccupazioni, toni accesi e inviti alla prudenza, fotografa lo stato d’animo del mondo politico, economico e produttivo italiano, alle prese con le incognite legate alla nuova stagione commerciale tra Europa e Stati Uniti.