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Giorgia Meloni incontra Mirna Mastronardi, la madre di Dea, 15enne che si tolse la vita : “La premier ha un cuore grandissimo”

A Palazzo Chigi l’abbraccio tra la premier e la mamma della 15enne suicida nel Materano. Un impegno comune per combattere il disagio giovanile.

Un abbraccio nel cuore del potere

«Solo una donna con un cuore grandissimo poteva abbracciarmi così. Grazie, Presidente Giorgia Meloni». Con queste parole, pubblicate sui propri canali social, Mirna Mastronardi, madre di Dea, la ragazza di 15 anni che si è tolta la vita lo scorso ottobre a Pisticci, ha raccontato l’incontro con la Presidente del Consiglio negli uffici di Palazzo Chigi. A corredo, una fotografia che le ritrae insieme.

Nel post, Mastronardi ha ribadito la volontà di trasformare il dolore in una missione condivisa: «Proviamo ad affrontare questa battaglia insieme. Nel nome, nell’amore e nel ricordo di Dea».

Dalla tragedia alla speranza: l’impegno civile di Mastronardi

La vicenda di Dea ha profondamente segnato la comunità lucana e ha spinto la madre a farsi promotrice di una riflessione nazionale sui rischi dell’adolescenza digitale. Già nota per aver fondato anni fa l’associazione “Agata – Volontari contro il cancro”, dopo aver affrontato il tumore, Mastronardi ha dato vita a “Dea per sempre”, con l’obiettivo di prevenire il disagio giovanile e supportare le famiglie colpite da tragedie simili.

L’associazione si propone di informare sui pericoli dei social, promuovere la consapevolezza sui segnali di disagio tra i giovani e offrire sostegno a studenti meritevoli in difficoltà psicologica o economica. Un’attività che ha già ricevuto riconoscimenti istituzionali, come l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica conferita alla fondatrice.

Il legame con Meloni: “Mi ha parlato da madre, da figlia, da donna”

Quello di oggi non è stato il primo contatto tra Mastronardi e Meloni. Dopo la scomparsa della figlia, la donna aveva scritto una lettera indirizzata alla premier. A sorpresa, qualche settimana dopo, la presidente l’ha chiamata personalmente.

«Mi ha parlato da donna, da figlia, da madre. E da premier di questo Paese», aveva raccontato Mastronardi, visibilmente commossa. «Ha ascoltato il mio pianto, ha avuto per me parole di vicinanza e affetto, con un’umanità e una delicatezza che mi hanno toccato profondamente».

Durante la telefonata, Mastronardi ha raccontato la propria storia e quella di Dea, condividendo il dolore comune di tante madri che hanno perso i figli a causa del malessere invisibile, spesso legato a dinamiche sociali e digitali che lasciano poco spazio all’essere e troppo all’apparenza.