Salvini difende l’uso delle manette sui migranti trasferiti in Albania: “Gli devo mettere l’uovo di Pasqua in mano?”
Il vicepremier risponde alle polemiche dopo il primo trasferimento nel CPR di Gjader: “Irregolari con precedenti? Altro che uovo di Pasqua”
La replica di Salvini alle critiche
Matteo Salvini, intervenuto alla Scuola di Formazione della Lega, ha risposto con fermezza alle polemiche sull’utilizzo delle manette nei confronti dei migranti trasferiti in Albania. “Mi stupisce lo stupore di chi si stupisce”, ha dichiarato il leader leghista, commentando le immagini circolate in queste ore relative al primo sbarco nel porto di Shëngjin.
Salvini ha difeso apertamente la misura, definendola adeguata in base alla situazione: “Se degli irregolari, clandestinamente presenti sul territorio nazionale, in via di espulsione, con precedenti penali, vengono accompagnati in manette in un centro per rimpatri, dove è il problema? Dovevo mettergli in mano un uovo di Pasqua? Va benissimo così, va benissimo così”.
Il trasferimento in Albania e la struttura di Gjader
Il primo trasferimento di migranti in Albania, frutto dell’accordo bilaterale tra il governo italiano e quello albanese, è avvenuto nella giornata di ieri, martedì 9 aprile. Quaranta persone, tutte destinatarie di un decreto di espulsione e provenienti da diversi centri di permanenza tra cui quello di Restinco (Brindisi), sono partite a bordo della nave Libra della Marina Militare Italiana e sono state trasferite nel Centro di permanenza e rimpatrio di Gjader.
Il protocollo prevede che le strutture in territorio albanese restino sotto giurisdizione italiana, con personale italiano e standard equivalenti a quelli vigenti nei CPR sul suolo nazionale. I trasferimenti continueranno nelle prossime settimane con l’obiettivo di alleggerire la pressione sulle strutture italiane, anche in vista della stagione estiva.