Italia & Dintorni

Sondaggi 2025, Fratelli d’Italia sempre più su, Pd in calo, M5S in rimonta, FI e Lega vicinissime

La coalizione di governo guadagna terreno nonostante le tensioni internazionali. Male il Pd, mentre il M5S sale dopo la manifestazione del 5 aprile

Fratelli d’Italia torna sopra il 30% e il centrodestra rafforza la sua posizione nelle intenzioni di voto, mentre il centrosinistra appare ancora frammentato e in affanno.

Secondo il sondaggio settimanale condotto da Swg per La7, la coalizione di governo mantiene un vantaggio netto e cresce in termini di consenso. Fratelli d’Italia guadagna lo 0,4% rispetto alla rilevazione precedente e si attesta al 30,2%, tornando così sopra la soglia simbolica del 30%. Il partito guidato da Giorgia Meloni consolida quindi la propria leadership, a oltre due anni dalle elezioni politiche del 2022.

Pd e centrosinistra in difficoltà

Dall’altra parte, il Partito democratico perde lo 0,2% e scende al 22,3%, aumentando il distacco da FdI. La decisione di partecipare con una delegazione alla manifestazione contro il riarmo del 5 aprile, promossa dal Movimento 5 Stelle, non ha prodotto effetti positivi, almeno sul piano elettorale.

Proprio il M5S, invece, beneficia della visibilità ottenuta dall’evento e sale dello 0,3%, raggiungendo il 12,2%. Una lieve risalita che conferma il ruolo centrale del partito di Giuseppe Conte nel campo progressista, pur non bastando a colmare il divario con la maggioranza.

Forza Italia e Lega vicinissime

Nel centrodestra, si registra una lieve flessione per Forza Italia, che perde lo 0,2% e si ferma all’8,9%. Al contrario, la Lega cresce dello 0,3% e arriva all’8,7%, riducendo il distacco dagli alleati azzurri. L’effetto del recente congresso del partito sembra aver prodotto un primo risultato positivo.

I partiti minori e la composizione delle coalizioni

Tra le formazioni minori, Alleanza Verdi-Sinistra guadagna lo 0,2% e si attesta al 6,2%, mentre Azione cala al 3,8% (-0,1%). In calo anche Italia Viva, che scende al 2,5% (-0,1%), e +Europa, all’1,8% (-0,2%). Sud chiama Nord resta stabile all’1%.

Il blocco del centrodestra (FdI, FI e Lega) totalizza il 47,8% delle preferenze, in crescita dello 0,5% rispetto alla settimana precedente. Il centrosinistra tradizionale (Pd, Avs e +Europa) si ferma al 30,3%, pari al solo peso di Fratelli d’Italia. Anche ipotizzando una coalizione allargata con M5S e Italia Viva, la somma raggiunge il 45%, comunque inferiore alla maggioranza attuale.

Cresce l’area dell’astensione

Infine, aumenta la quota di chi non si esprime: il 34% degli intervistati si dichiara indeciso o non intenzionato a votare, in crescita del 3%. Un dato che evidenzia una significativa area di disaffezione, ma che per ora non incide sulla solidità dell’attuale assetto politico.

L’articolo è stato redatto in forma originale e verificato per garantire unicità e conformità rispetto a contenuti simili pubblicati online. Ottimizzato per Discover.