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Migranti trasferiti in Albania, Bignami contro la Schlein “Voleva portarli in Albania in poltrona?”

Accuse e repliche infiammano il dibattito sul trasferimento in Albania: migranti ammanettati, la sinistra attacca, la maggioranza risponde con ironia e fermezza.

Bignami: “Fascette, non manette. Dovevamo chiedere se volevano scappare?”

Il trasferimento dei primi migranti dal territorio italiano al centro di Gjadër, in Albania, ha riacceso la tensione politica. A commentare duramente le critiche arrivate dalle opposizioni è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami, che ha replicato tramite i suoi canali social: “La sinistra si lamenta perché i clandestini da espellere trasferiti in Albania sarebbero stati ammanettati perché pericolosi, per sé stessi e gli altri. A parte che erano fascette ai polsi, non ho capito: secondo Schlein e compagni dovevamo portarli lì in poltroncine chiedendogli se volevano scappare?”.

Una risposta che ha fatto seguito alle parole pronunciate da diversi esponenti del centrosinistra, tra cui l’europarlamentare Cecilia Sala, che ha denunciato l’arrivo dei migranti in condizioni giudicate “inumane”, facendo riferimento esplicito all’uso di fascette durante lo sbarco dalla nave Libra.

Cecilia Sala: “Li abbiamo visti sbarcare ammanettati”

La polemica è esplosa quando la parlamentare dem Cecilia Sala ha pubblicamente descritto le modalità dello sbarco: “Siamo davanti al centro di Gjadër dove pochi minuti dopo le 7 sono entrati i pullman con le 40 persone sbarcate oggi dalla nave ‘Libra’. Eravamo al porto, abbiamo assistito allo sbarco, molte persone sono scese ammanettate con delle fascette, poi sono state portate nell’hotspot all’interno del porto per altre operazioni d’identificazione da parte della polizia albanese. Sono ancora in corso operazioni di polizia, e adesso non possiamo entrare. Domattina entreremo e parleremo con i trattenuti e con il personale, per capire cosa sta succedendo a Gjadër”.

L’intervento ha scatenato immediate reazioni da parte del governo, che ha ribadito la legalità delle procedure adottate e la necessità di garantire la sicurezza durante le fasi di trasferimento.

Salvini: “Mi stupisce lo stupore”

Anche il vicepremier Matteo Salvini ha voluto replicare alle critiche con il suo consueto tono tagliente. “Mi stupisce lo stupore di chi si stupisce”, ha affermato, tornando poi sull’argomento con un’ulteriore provocazione: “Cosa dovevamo dargli l’uovo di Pasqua?”.

Il leader della Lega ha difeso il protocollo adottato per il trasferimento dei migranti, sostenendo che le operazioni si sono svolte in linea con gli accordi bilaterali firmati con il governo albanese. Secondo Salvini, le proteste del centrosinistra non trovano riscontro nella realtà dei fatti e rappresentano un attacco strumentale all’esecutivo.