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Bonaccini attacca la Meloni: “Timida con Trump, andare da lui serve a poco”

Il presidente del Pd elogia la risposta europea alla crisi dei dazi con gli Usa e avverte Meloni: “Trump non è la via, servono scelte condivise con l’Europa”.

“L’Europa ha risposto con compattezza”

Intervistato da La Stampa, il presidente del Partito Democratico, Stefano Bonaccini, ha espresso apprezzamento per la linea adottata dall’Unione Europea in risposta alla minaccia di dazi da parte degli Stati Uniti. “La tanto vituperata Europa si sia mossa nel modo giusto. Ha reagito in maniera compatta, a parte il solito Orban, ma anche serena, senza mostrarsi timorosa, prospettando dei controdazi, che ora ha fatto bene a congelare. Deve andare avanti determinata nella trattativa, anche valutando un intervento sulle big tech americane”, ha affermato Bonaccini.

Critiche a Meloni e avvertimento su Trump

In vista della visita della premier Giorgia Meloni a Washington, Bonaccini ha lanciato un messaggio chiaro: “Spero che la premier Meloni abbia capito che puntare sull’amicizia personale con Trump non funziona. Il suo viaggio è legittimo ma è evidente che a questo punto abbia poco senso, non penso possa ottenere molto. Vada a sostenere la linea europea, consapevole che non c’è altra strada”.

Il presidente del Pd ha criticato l’atteggiamento di Meloni nei confronti dell’ex presidente americano: “Finora Meloni con Trump si è mostrata molto timida, anche di fronte a espressioni offensive e clamorose nei confronti di noi europei, da parte di Trump e di Musk”.

“Serve unità contro i sovranisti”

Commentando l’assenza di Giuseppe Conte dalla manifestazione europeista del 15 marzo, Bonaccini ha ribadito la necessità di fare fronte comune: “Penso che il Pd abbia fatto bene ad andarci con una delegazione, mentre credo che abbia fatto male Conte a non partecipare a quella per l’Europa del 15 marzo. Cosa deve succedere ancora, in Italia e nel mondo, per non dirci che dobbiamo metterci insieme per battere i sovranisti?”.

Sul fronte interno al partito, Bonaccini ha ricordato il suo ruolo: “Penso mi si possa dar atto di aver sempre interpretato il mio ruolo nel partito con un atteggiamento costruttivo, nel dialogo con Schlein. Il peso della componente riformista è emerso chiaramente ogni volta che si è votato nei territori. Ora ci apprestiamo a dare lo stesso contributo per le prossime elezioni”.

Infine, un passaggio sulla situazione in Campania e su Vincenzo De Luca: “De Luca è stato un gran presidente, anche io avrei fatto volentieri un terzo mandato. Ma la legge è quella. Nessuno è indispensabile. Spero che Vincenzo decida di dare il suo contributo in questo senso e non si metta di traverso”.