Salvini rilancia il nucleare: “In sette anni l’Italia potrà abbassare le bollette, la prima centrale a Milano”
Il ministro dei Trasporti rilancia l’energia atomica come soluzione green, sicura e necessaria per famiglie e imprese. E apre alla possibilità di impianti a Milano.
Nucleare strategico per l’Italia: “Non possiamo restare indietro”
Al convegno promosso dalla Lega e dedicato al ritorno del nucleare in Italia, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha ribadito la necessità di puntare con decisione su questa fonte energetica. “Se partiamo oggi come il governo vuole, tra 7 anni accendiamo il primo interruttore e le famiglie pagheranno meno”, ha dichiarato. Per il leader del Carroccio, il nucleare moderno rappresenta una risorsa imprescindibile: “Nucleare sì, pulito, sicuro, green e a emissioni zero”.
Salvini ha evidenziato come il rilancio del nucleare sia fondamentale per affrontare l’emergenza energetica del Paese: “È l’unico modo per abbassare i costi dell’energia per le imprese e le famiglie. Non possiamo avere la vicina Francia con 50 reattori oggi operativi e avere bollette del 30-50% più care in Italia”.
Focus sulla fissione e sugli Smr
Nel suo intervento, il ministro ha specificato quale sarà l’orientamento tecnologico da seguire. “Per l’Italia puntiamo alla fissione con Smr, che sono in sperimentazione anche con aziende italiane”, ha detto, riferendosi ai reattori modulari di piccole dimensioni, ritenuti più flessibili e sicuri rispetto ai modelli del passato.
Secondo Salvini, la scelta nucleare non è più una questione nazionale ma globale: “Tutta l’Europa sta andando in questa direzione, Usa, Cina, Corea e tutto il mondo va in quella direzione e non possiamo rimanere tra i pochi che dicono no per motivi ideologici”. Una posizione, la sua, che intende spingere verso un dibattito tecnico e pragmatico, superando le contrapposizioni del passato.
Milano possibile sede? “Perché no?”
Provocato sul tema dell’ubicazione degli impianti, Salvini non ha escluso la possibilità di costruire centrali nucleari anche in città ad alta densità abitativa: “A Milano? Perché no?”, ha risposto. “Milano è da sempre capitale dell’innovazione e della sostenibilità, la stessa Commissione Ue inserisce il nucleare come fonte di produzione green perché gli ultimi modelli hanno emissioni pari a zero e sono tra le più sicure e meno impattanti”.
Infine, il ministro ha chiarito che il nucleare non sostituisce le fonti rinnovabili, ma le integra: “Abbiamo bisogno di tutto, investiamo in rinnovabili e il nucleare è una fonte costante. Oggi piove e gli italiani non possono dipendere dalla meteorologia”.