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Decreto bollette, la stilettata di Bonelli al leader della Lega, “Se convertissimo in energia le balle di Salvini avremmo già risolto”

Approvato con 182 voti favorevoli, il provvedimento passa al Senato. Bonus fino a 500 euro per le famiglie con Isee basso

Primo sì al decreto bollette, ma tempi stretti per la conversione

Con 182 voti favorevoli, 113 contrari e 4 astenuti, la Camera dei deputati ha approvato in prima lettura il decreto bollette, varato lo scorso 28 febbraio dal Consiglio dei ministri e in vigore dal 1° marzo 2025. Il provvedimento dovrà ora affrontare l’iter al Senato, con un calendario serrato: la scadenza per la conversione in legge è fissata al 29 aprile, entro i canonici 60 giorni. Un percorso non privo di ostacoli, considerando la pausa per le festività pasquali che riduce ulteriormente i tempi utili per il voto definitivo.

Il testo è arrivato in Aula dopo una lunga serie di rinvii. Alle 13.20 di oggi sono iniziate le dichiarazioni di voto, con numerosi interventi dalle opposizioni. Tra i più critici si è fatto sentire Angelo Bonelli (Avs), affiancato da Chiara Appendino (M5S), Paola De Micheli (Pd) e Giulia Pastorella (Azione).

Aiuti a famiglie e imprese: cosa prevede il decreto

Il decreto bollette mette a disposizione 3 miliardi di euro, suddivisi tra sostegno ai nuclei familiari e interventi per le imprese. Circa 1,7 miliardi saranno destinati direttamente alle famiglie, mentre 1,3 miliardi andranno a supporto delle attività produttive.

Nel dettaglio, per i cittadini con Isee fino a 25.000 euro è previsto un contributo straordinario di 200 euro, che può salire fino a 500 euro per chi già beneficia del bonus sociale luce e gas (Isee inferiore a 9.530 euro). Tra le misure aggiunte nel passaggio alla Camera, c’è anche la protezione fiscale per le auto aziendali ricevute entro giugno 2025 e la reintroduzione dello sconto in fattura per l’acquisto di elettrodomestici, senza più l’obbligo del click day.

Bonelli all’attacco: “Sistema che favorisce pochi. Nessun contributo chiesto ai big dell’energia”

Durante il suo intervento in Aula, Angelo Bonelli ha criticato duramente l’impostazione del decreto: “Sono stati stanziati tre miliardi di euro, ma non avete avuto il coraggio di chiedere nemmeno un centesimo alle grandi società energetiche, che hanno accumulato extraprofitti per oltre 70 miliardi”.

Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra ha definito il sistema “un meccanismo che ha favorito pochi a discapito della collettività”. E con una provocazione: “Come per le piramidi: le hanno costruite i faraoni o gli schiavi che trasportavano i massi?”.

Bonelli ha poi preso di mira il vicepremier Matteo Salvini, che nel corso di un recente convegno a Milano aveva parlato di energia nucleare come soluzione al caro bollette. La replica del deputato non si è fatta attendere: “Se le balle di Salvini potessero essere convertite in energia, avremmo già risolto la crisi energetica di questo Paese”.