Il Ministro della Cultura Giuli: “L’America attuale è l’unica con cui possiamo trattare. Musk? Un mix tra West e spazio”
Il ministro della Cultura si racconta al Corriere: niente correnti, tessera FdI in arrivo e “petto al servizio della causa”
Giuli sull’America: “L’unica leadership possibile, bisogna farci i conti”
“Se fossi all’opposizione del governo Meloni, invece di sbraitare, penserei che l’attuale classe dirigente americana è l’unica che abbiamo a disposizione. E, di conseguenza, l’unica con cui siamo obbligati a trattare”. Così il ministro della Cultura Alessandro Giuli, intervistato dal Corriere della Sera, interviene sul rapporto tra Italia e Stati Uniti, alla vigilia di un momento delicato della politica estera italiana.
Parole nette, che invitano le opposizioni a una visione più pragmatica e meno ideologica del quadro internazionale. Per il ministro, insomma, non ci sono alternative sul piano dei rapporti con Washington, ed è fondamentale muoversi con realismo.
Su Elon Musk: “Mi affascina, è la vecchia America che guarda allo spazio”
Tra i temi toccati da Giuli anche il suo giudizio su Elon Musk, definito come una figura “affascinante”, simbolo di un certo spirito americano: “Rappresenta l’elemento caratteristico, ma ancora contemporaneo, della vecchia America: quel mix di gigantismo e infantilismo con cui una volta gli americani conquistavano il West e adesso puntano allo spazio”.
Un commento che mescola critica e ammirazione, attribuendo al fondatore di SpaceX e Tesla un ruolo emblematico nel panorama globale, tra eccessi e ambizioni visionarie.
“Nessuna guerra dal partito. Tessera FdI platinum in arrivo”
Nel colloquio con il quotidiano, Giuli ha raccontato anche l’esperienza della sua nomina a ministro dopo il passo indietro di Gennaro Sangiuliano. “Non ho subito nessuna guerra dal partito, semmai da qualche ultrà”, ha spiegato. “Ho le spalle larghe fisicamente, intellettualmente e culturalmente. E soprattutto un petto che è stato messo al servizio della causa della destra prima ancora che nascesse Fratelli d’Italia”.
Sulla questione del tesseramento, il ministro ha voluto rassicurare il suo elettorato e i vertici di Fratelli d’Italia: “Tessera platinum in arrivo… da ritardatario”, ha detto con ironia. “Potrei essere la numero due dopo Giorgia Meloni, o la tre, la quattro, al massimo la cinque. Conosco la nomenclatura del partito per averla raccontata e a volte anche criticata, da giornalista e opinionista”.
Infine, ha chiarito il proprio profilo politico: “Sono un ministro politico, non un tecnico. Non voglio rendite, non fondo correnti. Sono nipote di un provinciale inurbato che non ha città o collegi da sfamare. Penso che questo possa aver tranquillizzato chi eventualmente non era tranquillo”.