Stellantis, 35 milioni a Carlos Tavares dopo un anno in calo: il pacchetto approvato dagli azionisti accende le proteste
Durante l’assemblea generale degli azionisti, approvata la maxi-retribuzione per l’ex amministratore delegato. La Fiom critica: “Ricompensato chi ha affossato l’industria”.
Approvato il compenso da 35 milioni di euro per Tavares
Il consiglio di amministrazione di Stellantis ha dato il via libera alla retribuzione da 35 milioni di euro destinata all’ex amministratore delegato Carlos Tavares, nonostante l’anno negativo per il gruppo automobilistico. La decisione è stata ufficializzata martedì 15 aprile, durante l’assemblea annuale degli azionisti tenutasi ad Amsterdam, dove il pacchetto di compensi è stato approvato con il 66,92% dei voti favorevoli, mentre il 33% ha espresso voto contrario.
La somma complessiva è suddivisa in 23,1 milioni di euro tra bonus e incentivi di lungo periodo e 12 milioni come buonuscita, che sarà corrisposta nel corso del 2025. Con questa delibera, il valore complessivo delle retribuzioni percepite da Tavares dal 2021 al 2024 supera i 100 milioni di euro. Il manager portoghese era entrato in carica a gennaio 2021, anno di nascita del gruppo Stellantis, e si è dimesso il 1° dicembre 2024, con un anno di anticipo sulla scadenza naturale del mandato.
Le critiche della Fiom: “Una scelta irresponsabile”
La decisione è stata accolta con dure critiche da parte della Fiom-Cgil. Secondo il segretario generale Michele De Palma, i compensi approvati risultano sproporzionati rispetto alla difficile situazione che attraversa il comparto automobilistico. “Ancora una volta vengono premiati i manager e gli azionisti di Stellantis, mentre i lavoratori continuano a essere in cassa integrazione. Il 2025 probabilmente sarà ancora peggio del 2024 in termini di produzione, ammortizzatori sociali e occupazione”, ha dichiarato.
Nel suo intervento, De Palma ha inoltre ricordato la campagna avviata dal sindacato per l’integrazione al reddito dei lavoratori colpiti dalla riduzione dei salari legata alla cassa integrazione. “Il presidente John Elkann deve assumersi le sue responsabilità verso le lavoratrici e i lavoratori italiani e presentare un piano industriale che rimetta al centro il lavoro e l’industria dell’auto. Il Governo non può più stare fermo, convochi il presidente Elkann e le organizzazioni sindacali a Palazzo Chigi”, ha aggiunto.
Nel corso del 2024, Stellantis ha registrato un calo del 17% del fatturato rispetto all’anno precedente. I primi tre mesi del 2025 hanno confermato una contrazione della produzione automobilistica in Italia, riportandola ai livelli del 1956, secondo quanto rilevato dal settore.