Di Battista duro contro la Meloni su Gaza: “Era pro Palestina, oggi tace di fronte a una strage di bambini”
A DiMartedì, l’ex deputato M5S critica duramente il premier per il silenzio sul conflitto in Medio Oriente. “Succube della Casa Bianca, non è sovranista”
Duro affondo in diretta su La7
Nel corso dell’ultima puntata di DiMartedì, il programma di approfondimento condotto da Giovanni Floris su La7, l’ex parlamentare del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista, ha lanciato un attacco frontale contro Giorgia Meloni, in particolare sul tema della crisi a Gaza e sulla politica estera dell’attuale presidente del Consiglio.
Il confronto televisivo prende il via dal riferimento al viaggio imminente della premier negli Stati Uniti, dove incontrerà Donald Trump. Floris sottolinea il quadro dei dazi internazionali annunciati dal tycoon e successivamente sospesi, e chiede a Di Battista un’opinione sul posizionamento dell’Italia. La risposta è netta:
“Tutto si può dire meno che la Meloni sia una sovranista. Lei si è trasformata in un’ultra-liberista, è una donna totalmente succube della Casa Bianca. Ha obbedito anche a Biden su una linea folle per la guerra in Ucraina”, afferma Di Battista.
Il riferimento a Gaza e ai precedenti del 2014
La critica si fa ancora più aspra quando l’ex esponente pentastellato entra nel merito della situazione in Medio Oriente.
“Nel 2014 ero in Parlamento con lei – racconta – durante l’operazione ‘Margini di protezione’, uno dei tanti bombardamenti israeliani su Gaza. Qualcuno vuole far credere che tutto sia cominciato il 7 ottobre, ma Gaza è stata bombardata decine di volte prima”, ricorda.
Poi rievoca un episodio specifico: “Parlai con Meloni, che allora sostenne a parole la causa palestinese. Condannò una strage di bambini in un campo giochi a Gaza e pubblicò anche un tweet in merito”.
Un comportamento, secondo Di Battista, profondamente diverso da quello attuale:
“La stessa Meloni che allora si esprimeva a favore della Palestina, oggi tace da mesi di fronte a una mattanza di bambini. Ha il potere di proporre sanzioni, di richiamare l’ambasciatore, di definire Israele uno stato genocida, e invece resta in silenzio”, accusa.
“Non so come riesca a dormire la notte”
“Non so come riesca a dormire la notte una donna che ha il potere di intervenire e sceglie di non farlo”, ha concluso Di Battista, con parole che hanno scatenato un acceso dibattito in studio e sui social.
Il suo intervento si inserisce in un momento particolarmente delicato della politica estera italiana, con il governo chiamato a bilanciare rapporti internazionali strategici e sensibilità crescenti sull’emergenza umanitaria in Medio Oriente.